Esperti del cuore da tutta Italia e non solo per il Piacenza Cardiac Arrest, Aschieri: “Generare sempre nuove strategie di prevenzione” – AUDIO e FOTO

Con la fondazione di Progetto Vita e con la propria attività di medico, la dottoressa Daniela Aschieri ha reso Piacenza la capitale europea della prevenzione cardiaca e della lotta all’arresto cardiaco. E questi due giorni lo dimostrano nel migliore dei modi. Due giorni all’insegna dell’approccio scientifico e dell’approccio sociale. Oggi è stata la volta dell’incontro più tecnico, con il convegno scientifico “Piacenza Cardiac Arrest 2025” al quale hanno partecipato esperti e professionisti del mondo medico e sanitario da tutta Italia.

Domani, invece, il “Meeting Nazionale delle Associazioni di Progetto Vita Italia”, un incontro aperto alla cittadinanza per condividere buone pratiche e strumenti concreti per sviluppare iniziative di defibrillazione precoce nei territori.

Piacenza Cardiac Arrest 2025

“Piacenza è diventata a livello almeno regionale, sicuramente, ma anche nazionale, il punto di riferimento per il progetto della defibrillazione precoce”, commenta Daniela Aschieri, direttore di Cardiologia all’ospedale di Piacenza e presidente di Progetto Vita.

“Ma anche nella nostra Cardiologia lo studio avanzato dei pazienti a rischio di morte improvvisa è diventato un must. Quindi un percorso che noi con il centro di Cardiogenetica in collaborazione con Ferrara, il centro delle Cardiomiopatie che i miei ragazzi seguono, cerchiamo di valorizzare per cercare di essere più precisi possibile nella valutazione dei pazienti a rischio di morti improvvise”.

“E poi tutto il capito della defibrillazione precoce. Oggi ci sono esperti da tutta Italia. Ci sarà il professor Brugada oggi pomeriggio, che viene invece da Barcellona. Con grande stima nei nostri confronti, ogni anno facciamo un summit che ci porta sicuramente a trarre conclusioni e cercare di generare nuove strategie di prevenzione.

Un esempio virtuoso da Firenze: AICARM

Scienza e azione sociale. Un altro esempio virtuoso arriva da Firenze, con il professore di Cardiologia, Franco Cecchi.

“Curare pazienti con cardiomiopatie, cioè malattie ereditarie del miocardio, significa che non curi solo il paziente, ma di solito ti devi interessare anche della famiglia. E devi capire quali sono le cause, il tipo di cardiomiopatia. Di solito la più frequente è la forma ipertrofica, cioè l’aumento degli spessori del miocardio, in altri casi quando il cuore si dilata e perde forza. E queste malattie, appunto, sono genetiche”.

“E alla fine quello che abbiamo fatto è costituire un’associazione che si chiama Associazione Italiana Cardiomiopatie (AICARM) che offre un aiuto, un sostegno a tutti i pazienti. Abbiamo “Un cuore in ascolto”, un numero di telefono che le persone possono chiamare se hanno dei dubbi, se hanno paura, se hanno angoscia nel momento in cui riescono ad essere diagnosticate e informate che il loro cuore non è normale ma che può andare incontro a una serie di problemi”.

“E questo parlarsi tra pazienti e fare corsi per loro, fare corsi di rianimazione cardiopolmonare come già viene fatto qui a Piacenza da molti anni, è un aspetto estremamente importante e i pazienti veramente ci ringraziano. Abbiamo oltre 300 soci e 25 volontari, abbiamo già vari gruppi di pazienti che si sono sostituiti anche in altre regioni come Lombardia, Campania, ovviamente la Toscana e speriamo appunto di portare questo messaggio e questo progetto anche in tutte le altre regioni italiane.

La morte improvvisa, la sfida della medicina moderna

La morte improvvisa rappresenta una delle principali sfide della medicina moderna, con un impatto significativo sia sulla salute pubblica che sulla ricerca scientifica. Negli ultimi anni, i progressi nella diagnostica avanzata, nella genetica e nelle tecnologie di monitoraggio hanno aperto nuove prospettive per la prevenzione e il trattamento della morte improvvisa.

Tuttavia, molte domande restano ancora senza risposta, rendendo necessario un confronto multidisciplinare tra esperti per condividere conoscenze, esperienze cliniche e risultati della ricerca più recenti.

Questo congresso si propone di approfondire le cause e i meccanismi fisiopatologici della morte improvvisa; analizzare le più recenti strategie di prevenzione, inclusa la stratificazione del rischio e l’uso di dispositivi salvavita.

Esaminare le innovazioni nella diagnosi precoce e nel trattamento delle condizioni predisponenti; promuovere la formazione e la sensibilizzazione tra i professionisti della salute e la popolazione generale.

Il congresso ha rappresentato un’opportunità per confrontarsi su un tema di cruciale importanza, con l’obiettivo di migliorare le strategie di prevenzione e gestione della morte improvvisa.

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