Piacenza Romana Festival, positivo il bilancio della tre giorni. Papamarenghi: “Occasione preziosa per valorizzare un patrimonio ricchissimo”

“Fin dalla sua inaugurazione avevamo detto che la nuova Sezione Archeologica Romana di Palazzo Farnese non sarebbe stata un semplice punto di arrivo, per quanto grandioso, della città che attendeva questo spazio da oltre 250 anni, bensì un punto di continuo rilancio”. Interviene così l’assessore alla cultura Jonathan Papamarenghi nel fare un rapido bilancio del Festival conclusosi domenica scorsa, che proprio attorno alla nuova sezione museale, inaugurata circa un mese fa, si è sviluppato.

I tre giorni hanno colto l’occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia per far conoscere una Piacenza inedita e, per quanto alla base della nostra città di oggi, ancora poco conosciuta anzitutto dai piacentini. Gli eventi hanno offerto nei tre giorni opportunità diverse, rivolgendosi a un pubblico piacentino e non solo piacentino, il più ampio possibile, a partire dai più piccoli, ai quali sono stati dedicati apprezzatissimi laboratori didattici, per arrivare fino ai più grandi che hanno preferito, magari, seguire gli eventi serali con protagonisti più famosi che hanno arricchito il programma delle serate.

“È stato importante in quest’occasione riuscire a coinvolgere, trovando una immediata disponibilità, la Soprintendenza e la Fondazione di Piacenza e Vigevano; con la prima, è in vista la sottoscrizione di un protocollo congiunto per la gestione e la fruibilità dell’area archeologica inaugurata venerdì scorso in via Trebbiola, mentre la seconda ha aperto le porte dell’Antiquarium Santa Margherita dove, con visite curate dalle guide piacentine, si è scoperto uno spazio interessante e significativo della nostra città, che siamo più abituati ad utilizzare come auditorium”.

L’assessore cita anche le altre iniziative che si sono alternate nei tre giorni dedicati a questo nuovo Festival: “I laboratori didattici, seguiti dall’appassionato e qualificatissimo personale di Arti e Pensieri, hanno coinvolto alcuni bambini che così hanno potuto capire e toccare con mano ciò che poi si ritrova nei reperti custoditi nel nuovo Museo. L’interesse, poi, è stato tanto per l’area di via Trebbiola, dove il dottor Marco Podini, funzionario archeologo della Soprintendenza, accoglieva i visitatori. Molto richieste anche le visite guidate “Piacenza Romana Tour”, per le vie della città, e nella stessa Sezione archeologica. Il numero dei visitatori al Museo, circa il triplo degli afflussi nei giorni normali fine settimana, e la partecipazione alle diverse iniziative collaterali, che hanno coinvolto circa 250 persone, documentano l’interesse ma anche il grande potenziale che il Festival che abbiamo ideato quest’anno può avere”.

Tra le iniziative anche la presentazione del libro “Vacanze romane” pubblicato da Mondadori in numerose edizioni, opera di Federica Guidi che ha conversato con Alberto Fermi, coinvolgendo nella sala stuccata di Palazzo Farnese una platea da tutto esaurito per quasi due ore di approfondimento ed aneddoti.

I momenti di maggior rilievo fuori dai confini cittadini e con la maggior partecipazione – tutti gli 850 posti disponibili con le vigenti normative – sono stati gli spettacoli serali di venerdì e domenica con Piergiorgio Odifreddi, protagonista di una conferenza scenica dal titolo “Archeologia matematica” e Stefano Accorsi, in uno straordinario assolo dal titolo “Giocando con Orlando”, applauditissimo dal pubblico che poi ha potuto avere in anteprima il libro, appena pubblicato, sulla ricca carriera del famoso attore, il cui ricavato sarà devoluto a sostegno della battaglia legale per Giulio Regeni .

“La direzione artistica di questi due, apprezzatissimi, spettacoli, che hanno registrato il sold-out in poche ore” – spiega l’assessore Papamarenghi – è stata a cura di Paola Pedrazzini, che ha maturato in questi anni una grande esperienza particolarmente in linea con i temi di questo nostro nuovo Festival, grazie alle iniziative estive che da 11 anni lei stessa organizza nell’area archeologica di Veleia. Ho voluto arricchire il programma, anche con queste iniziative più divulgative ed attrattive, per dare al Piacenza Romana Festival il risalto che merita, anche come strumento di promozione dei nostri Musei”.

“Un bilancio più che positivo – conclude Papamarenghi – per una nuova iniziativa nata con l’obiettivo di diventare appuntamento fisso negli anni, crescendo e diventando sempre più un’opportunità per la promozione culturale e turistica dei nostri musei e di tutta la nostra città”.

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