Stava camminando per strada quando un uomo le si è parato davanti e le ha puntato una pistola intimandole di consegnare il telefono cellulare. I fatti sono accaduti a Fiorenzuola il 19 novembre, vittima una 48enne piacentina. Alla vista dell’arma, la donna ha consegnato il telefono e a quel punto il rapinatore si è dileguato.
Pochi istanti dopo un passante ha notato la 48enne in stato di shock e dopo aver ascoltato il suo racconto ha allertato i carabinieri. Subito i militari hanno iniziato le ricerche, basandosi sulla descrizione fornita dalla donna.
A questo punto si passa al 20 novembre. Un uomo residente a La Biraga, frazione di Alseno, ha notato un uomo aggirarsi con fare sospetto e ha chiesto ai carabinieri di effettuare un controllo. I militari hanno preso sul serio i sospetti del residente e sono intervenuti immediatamente. Le forze dell’ordine si sono trovate di fronte un uomo del tutto corrispondente alla descrizione della vittima della rapina. Lo hanno così sottoposto a controllo trovando sia il telefono cellulare della 48enne sia la pistola, mancante però di alcune componenti, con alcune munizioni. A quel punto i carabinieri hanno arrestato il soggetto, un uomo di origini nordafricane, e lo hanno condotto in carcere.
I vigili del fuoco hanno scandagliato il torrente Arda perché secondo alcune testimonianze sarebbe stato notato mentre, alla vista delle divise, gettava nell’acqua qualcosa: non è da escludere che si tratti dei pezzi di pistola mancanti, magari quelli contrassegnati dal numero di matricola. Insomma la questione dell’arma, risultata vera e in grado di sparare, è quella che suscita maggior timore tra i carabinieri che ora hanno avviato le indagini del caso.
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