
Il Piacenza Rugby continua a muoversi con decisione sul mercato, mettendo a segno un altro importante colpo in ottica presente e futura. Dopo l’arrivo del veterano Andrea Lovotti, giocatore di straordinaria esperienza internazionale, la società biancorossa dà il benvenuto a Pietro Melegari, giovane promessa del rugby italiano classe 2005.
Un percorso sportivo importante
Nonostante la giovane età, Melegari può già vantare un percorso sportivo di tutto rispetto. Alto 1,95 metri per 115 kg, questo possente rugbista emiliano ha mosso i primi passi nel vivaio del Rugby Parma, venendo regolarmente convocato nelle selezioni regionali U17 e U18. Nell’ultima stagione ha militato in Serie A con il CUS Torino, distinguendosi al punto da guadagnarsi la convocazione nella Nazionale Italiana U20.
Palmares
Il suo palmares, però, non si chiude qui. Ha infatti già avuto modo di misurarsi con avversari del calibro di Inghilterra, Galles e Giappone, accumulando preziosa esperienza internazionale e dimostrando grande maturità in campo. Il soprannome che lo accompagna, “l’anguilla”, è il frutto della sua straordinaria mobilità, sorprendente per un atleta della sua stazza. A renderlo ancor più interessante agli occhi degli addetti ai lavori sono le sue doti da placcatore e la fisicità che porta in ogni fase del gioco. Non a caso, è stato selezionato tra i protagonisti del Torneo Sei Nazioni U20 del 2025.
Con l’inserimento di Melegari, che va ad aumentare la sempre più promettente schiera di giovani promesse a disposizione dello staff tecnico, coach Forte potrà contare su un altro talento in grado di alzare il livello tecnico e competitivo della squadra. Il club sta costruendo con intelligenza e lungimiranza un gruppo solido, alternando giocatori di comprovata esperienza a giovani dalle grandi potenzialità. Un mix che, con la guida giusta, può portare risultati importanti sia nel breve che nel lungo periodo.
Piacenza vuole crescere
La strategia del Piacenza Rugby si conferma dunque vincente: un percorso virtuoso della società che esplora ogni possibilità di far coesistere le ragioni del bilancio e quelle di una prospettiva tecnica di alto livello senza mai rinunciare alla qualità. Sicuramente questo nuovo arrivo va proprio in questa direzione e, se è vero che ogni squadra ha bisogno del giusto equilibrio, ben venga un’”anguilla” di quasi due metri a dar man forte a una rosa che vanta già figure carismatiche come Samuel Dapaah, il pilone dal fisico scultoreo ma con la grazia di un’étoile del corpo di ballo della Scala di Milano!
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