No alla targa auto nelle strisce blu, ApP: “Stratagemma del gestore per guadagnare di più”. Ma il consiglio dice no: “Combatte l’abusivismo”

No all’obbligo di indicare la targa sugli scontrini per i parcheggi. La mozione presentata da Alternativa per Piacenza raccoglie però la bocciatura bipartisan. Da qualche anno, chi parcheggia nelle strisce blu, a pagamento, è costretto a introdurre anche la sigla della propria targa. E proprio contro questo obbligo si è mossa in consiglio comunale la lista di Stefano Cugini e Luigi Rabuffi. I due consiglieri chiedevano, se non di abrogare l’obbligo, almeno di lasciare libertà di scelta ai cittadini. “I parcheggiatori abusivi non hanno smesso di importunare i cittadini che sostano con l’auto. Semplicemente prima chiedevano la moneta in cambio del biglietto con ancora qualche minuto a disposizione, oggi chiedono la moneta e basta”.

Già perché l’inserimento della targa nasce proprio per questo, per evitare che i biglietti ancora validi vengano ceduti ai parcheggiatori abusivi e poi da questi ultimi rivenduti ad altri automobilisti. Ma appunto, secondo ApP l’obiettivo non è riuscito. “I piacentini sono sempre più vessati da oneri economici e adempimenti burocratici. Piacentini che pagando in modo salato le strisce blu sono invogliati a girare come trottole per cercare un parcheggio gratuito: l’impatto sul traffico e sulla qualità dell’aria sono scontati”.

Questa nostra mozione ha solo l’obiettivo di riportare su un piano di maggiore equità il rapporto tra cittadini e gestore, gestore di un servizio pubblico. Equità che per noi è pagare il giusto corrispettivo senza extra gettito per il gestore, non imporre obblighi che rendono la loro quotidianità ancora più complicata. Per molti cittadini, soprattutto quelli più anziani, inserire la targa nel parchimetro è un problema. Aggiungiamo che questa procedura non è prevista da alcuna normativa o da alcuna legge, è una scelta discrezionale. Uno stratagemma che consente al gestore di incassare per lo stesso stallo più ticket per lo stesso periodo di occupazione. Non è un obbligo di legge”.

Una mozione che lascia molto perplessi. Se questa mozione venisse approvata torneremmo alla situazione da mercato nero, com’era prima”, commenta Massimo Trespidi della Lista Barbieri – Trespidi con Liberi. “Gli aumenti dei parcheggi, quelli sì sono eccessivi, ormai parcheggiare è un salasso. Ma questa mozione ci porta fuori strada”.

L’inserimento della targa nel ticket è allineato a ciò che avviene in tante altre città”, commenta Luca Zandonella, della Lega.

“Magari il problema dell’abusivismo non risolve totalmente, ma almeno lo si contrasta in piccola parte”, commenta Andrea Fossati, del Pd. “E’ sempre un’innovazione, un utente, anche in caso di multa, potrebbe far valere le proprie ragioni”.

Tutti d’accordo, dunque, e allineati alla posizione della giunta, come ha spiegato l’assessore Matteo Bongiorni: “Comprendo e capisco la questione di principio alla base della mozione. L’introduzione della targa ha contribuito a rendere più agevole la sosta in alcune aree, fermo restando che ognuno dovrebbe sentirsi libero di fruire di uno spazio pubblico. Non è stato così e l’introduzione della targa credo sia intervenuto solo per questioni di ordine pubblico e non per extraprofitto del gestore”.

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