“Una fiaccolata per Aurora, in nome di tutti i femminicidi”. Lo annuncia la sorella della ragazzina 13enne, deceduta dopo essere precipitata dal settimo piano di un palazzo in via IV Novembre. La sorella della vittima, 21 anni, fin da subito ha puntato il dito contro il fidanzatino 15enne che era con Aurora al momento della tragedia. Una tragedia che ha colpito tutta la comunità.
Solo dopo l’autopsia la famiglia potrà organizzare il funerale. E proprio dopo le esequie, la sorella ha intenzione di organizzare una fiaccolata “in nome di tutti i femminicidi”.
Nel frattempo emergono altri elementi. La madre di Aurora avrebbe riferito ai carabinieri che pochi giorni prima la figlia aveva segnalato ai servizi sociali il comportamento del fidanzato.
La sorella, inoltre, ha pubblicato alcune schermate che ritraggono le chat con Aurora. In un messaggio, quest’ultima scriveva: “E’ pieno di problemi ma non gli fanno niente”. In un altro messaggio scriveva: “Non pensavo fosse così immaturo e pazzo”.
Il ragazzo 15enne, nel frattempo, continua a sostenere la propria innocenza e, come raccontano i familiari, è tuttora sotto shock.
Secondo la sorella, infatti, non ci sono dubbi, e la ragazza riporta sui social network quelle che sono le sue opinioni: “L’ha picchiata, l’ha trascinata fino al settimo piano e buttata giù. Poi è andato al bar e ha chiamato il 118 dicendo che si è suicidata”. Post pubblici, inseriti dalla 21enne sul proprio profilo Instagram. Post che però, è doveroso specificarlo, attendono ancora una verità giudiziaria: il 15enne, lo ricordiamo, è stato lasciato libero al termine del lungo interrogatorio. Risulta indagato per omicidio volontario: elementi importanti potrebbero arrivare dall’autopsia che sarà eseguita domani.
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