
“L’ambiente ospedaliero si è dimostrato gravemente omertoso ed autoreferenziale“. In questi termini la questura descrive quanto emerso nel corso delle indagini sul primario arrestato per violenza sessuale aggravata. Un quadro reso ancora più fosco da alcune evidenze emerse durante intercettazioni e registrazioni.
“Le condotte prevaricatrici del Primario erano da tempo note a gran parte del personale, tanto che lo stesso si vantava nei discorsi con colleghi uomini di quanto compiva ai danni delle vittime, ricevendo in talune occasioni persino suggerimenti sugli atti sessuali da compiere in futuro“.
Un potenziale danno anche per i pazienti, secondo gli inquirenti.
“Le violenze all’interno del Reparto poi non hanno certamente giovato agli utenti, in quanto le operatrici erano costantemente turbate dagli abusi che erano costrette a subire, ed il Primario per contro distratto dal costante impulso sessuale dalle proprie attività lavorative, che avrebbe dovuto essere orientate esclusivamente al benessere dei pazienti a lui affidati“.
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