
Nuova aggressione al carcere di Piacenza, dove un detenuto di origini magrebine ha ferito alcuni agenti. A scatenare la rabbia del prigioniero, il medico di turno che, nella somministrazione della sua terapia, gli ha comunicato l’assenza del farmaco “Lyrica”. Il carcerato ha quindi attaccato gli agenti presenti, che lo hanno subito bloccato. Due di questi sono rimasti contusi, mentre hanno ricevuto una prognosi rispettivamente di 10 e 5 giorni un assistente capo coordinatore (colpito al ginocchio) e un sovrintendente, colpito in volto da un pugno, fanno sapere i sindacati di Polizia Penitenziaria.
MURELLI (LEGA): “QUESTI CRIMINALI SCONTINO LA PENA NEL LORO PAESE“
“Esprimo solidarietà agli agenti rimasti feriti dopo l’ennesima aggressione da parte di certi detenuti che non vogliono saperne di reinserimento sociale. Solo poco più di un mese fa, il Sottosegretario alla Giustizia Ostellari, in visita dopo una rivolta nello stesso carcere, ha promesso rinforzi per il personale. Nonostante gli sforzi fatti dal governo, con l’assunzione di nuovi agenti e col decreto carceri, questi episodi continuano però a ripetersi, specie nella realtà di Piacenza. Serve più integrazione o uno sconto della pena a casa loro, cosa che la Lega sostiene da sempre», così in una nota la Senatrice piacentina Elena Murelli (Lega), capogruppo in commissione Sanità e Affari Sociali.
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