Riapre il Centro estivo di Podenzano, Schlein: “Segnale di vicinanza a un territorio drammaticamente colpito”

Sono 25 bambini tra 3 e 6 anni di età, organizzati in 5 piccoli gruppi, seguiti sempre dallo stesso educatore per l’intero periodo di frequenza. Entrate e uscite scaglionate ogni 5 minuti, triage all’esterno della struttura e, all’ingresso, rilevazione della temperatura con termoscanner ad accompagnatori, educatori e bambini.

Ecco come funziona il primo Centro estivo di Podenzano; proprio nel primo giorno di via libera ufficiale alla riapertura delle strutture in Emilia-Romagna, ha aperto oggi i battenti. In visita la vicepresidente della Regione e assessora al Welfare, Elly Schlein, accompagnata dal sindaco di Podenzano, Alessandro Piva.

Organizzato negli spazi abitualmente occupati della scuola per l’infanzia del Comune, il Centro estivo è gestito dalla cooperativa Eureka, individuata a seguito di uno specifico bando comunale. Il centro sarà attivo per otto ore al giorno, con educatrici professionali e personale ausiliario, garantendo ai bambini iscritti anche la consumazione del pasto.

Le attività si svolgeranno prevalentemente all’aperto, nel giardino della scuola. Il giardino si divide in spazi separati per ogni gruppo, che avrà a disposizione materiale didattico e giochi ad uso esclusivo. Si tratta del primo dei tre Centri estivi previsti a Podenzano; la prossima settimana avvieranno le attività, garantite sino a fine luglio, anche quelli destinati alla fascia d’età 7-14.

Elly Schlein: “Vicinanza al territorio piacentino”

“Abbiamo scelto di venire a Podenzano per dare un segnale di vicinanza importante a un territorio, quello della provincia piacentina; un territorio che cerca di rialzarsi da una vicenda drammatica, che ha comportato un altissimo costo umano. Questa bella realtà conferma che, nonostante le molte criticità per l’avvio dei Centri estivi, abbiamo lavorato con determinazione e creatività nella stesura delle regole di sicurezza sanitaria da adottare”.

“È stato emozionante vedere i sorrisi dei bambini che ricominciano a giocare; vedere come prendano forma in concreto quelle attività in sicurezza che abbiamo immaginato con le migliori competenze della Regione e messo a disposizione del Governo. Oggi a Podenzano abbiamo visto che è possibile, nonostante le difficoltà e con l’aiuto delle risorse che stanno arrivano da Regione e Stato, ridare un sorriso ai bambini e un po’ di serenità ai genitori alle prese con le ben note difficoltà di conciliazione tra lavoro e impegni famigliari”.

“La Regione crede nel valore sociale dei servizi educativi”

“L’Emilia-Romagna ha dimostrato ogni giorno di credere tantissimo nel valore sociale dei servizi educativi, anche per i piccolissimi. Dopo un primo confronto, da qui è partita la richiesta al comitato tecnico-scientifico, poi accolta positivamente, di valutare l’inserimento anche dei bambini tra zero e tre anni nelle linee guida nazionali per i centri estivi. Siamo già al lavoro per integrare il protocollo regionale con le misure previste, sempre tenendo conto delle indicazioni di cautela necessarie”.

Sul piano delle risorse, la Regione ha già stanziato 6 milioni di euro per aiutare le famiglie nel pagamento delle rette di frequenza; il ministero ha confermato alla vicepresidente, come lei stessa ha ricordato, che in Emilia-Romagna per i Centri estivi arriveranno 10 milioni per sostenere gli enti gestori e i Comuni nelle spese aggiuntive dovute all’aumento del personale e ai costi di sanificazione degli ambienti. 

“Come Comune abbiamo cercato di aprire da subito i Centri estivi, ritenendo questo servizio fondamentale per le famiglie”, ha sottolineato il sindaco di Podenzano, Alessandro Piva.

“Ora il nostro impegno è quello di fare in modo che costi aggiuntivi relativi ai protocolli del Covid non vadano a gravare sui bilanci famigliari; per questo cercheremo di utilizzare tutti i fondi messi a disposizione dalla Regione. Ci stiamo dunque avviando verso una ritrovata normalità, soprattutto grazie al patto di corresponsabilità che ha coinvolto tutti, istituzioni e famiglie”. 

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