Politica

Comuni montani, dalla Regione anticipi fino al 40% per la realizzazione degli interventi. Albasi (Pd): “Un aiuto concreto”

“Una misura attesa e necessaria per aiutare concretamente i Comuni, in particolare quelli di montagna, che spesso incontrano difficoltà nell’anticipare le risorse per avviare i lavori finanziati con fondi regionali, statali o europei.”

Così il Consigliere regionale Lodovico Albasi, membro della Commissione Territorio e tra i promotori del provvedimento, commenta la delibera approvata lunedì 20 ottobre dalla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, che introduce un nuovo meccanismo di sostegno finanziario per gli enti locali.

Grazie alla misura, la Regione potrà anticipare fino al 40% del contributo assegnato direttamente nelle casse dei Comuni che ne faranno richiesta.

Un aiuto concreto e atteso da tempo, che consentirà alle amministrazioni locali di iniziare subito i lavori, senza dover ricorrere ad anticipazioni di bilancio o a operazioni di tesoreria.

Il meccanismo prevede che, una volta avviati i lavori e approvati i SAL (Stati di Avanzamento Lavori), la Regione proceda ai successivi rimborsi in base all’effettivo avanzamento del progetto, continuando a garantire al Comune la disponibilità del 40% anticipato fino alla conclusione dell’opera.

Terminato l’intervento e approvata la rendicontazione finale, il Comune restituirà l’anticipo, chiudendo così il ciclo amministrativo.

“Ho lavorato personalmente a questa misura – sottolinea Albasi – per accelerare gli investimenti, sostenere la capacità di spesa e garantire che anche i Comuni più piccoli e svantaggiati possano realizzare in tempi rapidi le opere di cui i cittadini hanno bisogno.

È un modo per tradurre in fatti la vicinanza della Regione ai territori, soprattutto alle nostre vallate piacentine e alle aree interne.

Ringrazio l’Assessore regionale Baruffi per la proficua collaborazione e la tempestività nella definizione del provvedimento, insieme ai colleghi della Commissione Territorio.”

Per il territorio piacentino, oltre ai Comuni montani, sono stati inseriti in questo meccanismo anche i Comuni di Lugagnano, Gropparello e Vigolzone, in coerenza con le misure regionali a favore delle aree interne e delle zone ad alta fragilità territoriale.

La misura si applica anche agli interventi di dimensioni più contenute, come quelli finanziati con il Fondo Montagna, assicurando così maggiore liquidità e continuità operativa nella realizzazione dei progetti finanziati nell’ambito dei Programmi europei e dell’Accordo di Coesione FSC 2021-2027.

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