Confagricoltura, Filippo Gasparini confermato presidente

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Sarà ancora Filippo Gasparini a guidare Confagricoltura Piacenza. La nomina è avvenuta la mattina del 3 dicembre per acclamazione in occasione della prima convocazione del Consiglio Direttivo dell’Associazione. Si chiude dunque, confermando le attese, il percorso di rinnovo cariche che aveva preso il via con l’assemblea generale del 7 ottobre. I nuovi vertici rimarranno in carica per il quadriennio 2020-2024: una recente modifica statutaria ha infatti portato da tre a quattro gli anni del mandato uniformandolo così al periodo di durata delle cariche di Confagricoltura nazionale. Confermati i due vicepresidenti: Giovanni Lambertini e Michele Rossi e il Tesoriere Stefano Repetti.

Nel segno della continuità anche la Giunta Esecutiva, le cui nomine sono state acclamate nel corso dello stesso Consiglio. Permangono in Giunta: Matteo Cattivelli, Umberto Gorra, Luca Segalini e Corrado Peratici che parteciperà come presidente dei Giovani di Confagricoltura-Anga Piacenza. Due i nuovi ingressi: Chiara Azzali, già confermata presidente della sezione vitivinicola, che subentra ad Eugenio Gandolfi ed Alfredo Lucchini, neo-eletto presidente della sezione lattiero-casearia, che subentra ad Elena Ferrari.

“Un primo ringraziamento – ha dichiarato Gasparini – va a chi mi ha eletto oggi, a tutti coloro che mi hanno incoraggiato chiedendomi la disponibilità a proseguire nel cammino intrapreso. Grazie per la fiducia riposta e per l’attestazione di stima. Ringrazio la Giunta Esecutiva e il Consiglio uscenti per contributo di valore portato nel mandato appena concluso. Nel ringraziare tutti, mia sia consentito di rivolgere un ringraziamento al direttore Marco Casagrande e a tutti i collaboratori.  Sappiamo bene che questo è un periodo particolare, pur tra tante difficoltà, proseguiremo insieme nel comune e incessante impegno che è la cifra della nostra associazione: lavorare al servizio e in difesa delle imprese agricole, affermare la centralità del nostro lavoro, la dignità e la libertà dell’impresa, ottenere il doveroso riconoscimento dalla politica, a tutti i livelli, dell’importanza prioritaria di un’agricoltura produttiva e moderna, capace di assicurare cibo sano in buona quantità e quindi accessibile. Per ciascuno di questi concetti abbiamo alle spalle e difronte battaglie sindacali. L’obiettivo è quello di lavorare più intensamente e ancor più in stretto raccordo con le sezioni di prodotto e i sindacati di categoria, che vivono le specificità di ogni singolo comparto, per essere sempre più vicini alle imprese e fornire loro risposte adeguate. Già dai prossimi giorni inizieremo a pianificare l’agenda lavori: dobbiamo essere concreti, veloci, puntuali e incisivi. Obiettivi ambiziosi, ne sono consapevole, ma dobbiamo necessariamente guardare al post-pandemia come a un’occasione di ricostruzione, risanamento, rilancio. I nostri temi sono, per certi aspetti, gli stessi di sempre e insieme di grande attualità e di prospettiva. I tempi di un mandato non sono compatibili con la necessità di intervenire su criticità e fragilità del comparto che sono strutturali. Ciò che ha contraddistinto e che contraddistingue l’attività sindacale di Confagricoltura è la richiesta di una diversa politica dei costi e dei prezzi, la nostra posizione è quella di intervenire a 360° in difesa dei produttori, anche mettendo in discussione gli attuali sistemi, quando non hanno senso. Ad esempio, non ci stanchiamo di ribadire che le normative incidono troppo sui costi. 

Non demorderemo dall’obiettivo prioritario, che è quello di garantire le condizioni perché le aziende possano creare profitto. Un obiettivo, purtroppo, oggi non solo lontano, ma talvolta biasimato dal pensiero comune.  Il vero New Deal dovrebbe essere questo: riuscire ad accompagnare gli imprenditori agricoli nel far crescere l’agricoltura e l’agroalimentare come sistema. Il nostro sogno è che per i prossimi vent’anni ci sia prosperità per i nostri figli. Questo è il mio concetto di New Deal: progresso e creazione della ricchezza, di più e per tutti. E nel progresso voglio includere anche l’acquisizione delle conoscenze e degli strumenti scientifici e tecnologici per vincere le malattie, come il Coronavirus, che oggi limitano così pesantemente la nostra esistenza.

Confagricoltura Piacenza da cent’anni rappresenta una forza sindacale fatta di imprese vere che credono e si sentono rappresentate dall’associazione, in questo c’è tutto il mio orgoglio appartenenza e la determinazione a restarne ancora al servizio. Ancora un grazie ed ora tutti di nuovo al lavoro!” 

Presidente

Filippo Gasparini: conduce la storica azienda di famiglia a indirizzo zootecnico a Gossolengo, con un’estensione di circa 100 ettari a corpo unico. Le produzioni aziendali sono impiegate per l’alimentazione del bestiame: un allevamento di 600 capi di razza frisona. L’azienda produce mediamente 80 quintali di latte al giorno che viene conferito al Consorzio Agri Piacenza Latte ed è destinato per la quasi totalità alla produzione di Grana Padano.

Già Presidente di Confagricoltura Piacenza, è stato confermato al secondo mandato. In passato è stato vicepresidente di Confagricoltura Piacenza, presidente della Sezione di Prodotto Lattiero-Casearia provinciale e vicepresidente di quella regionale. È stato membro esperto della Federazione Nazionale di Prodotto Lattiero-Casearia di Confagricoltura, è membro dei Consiglio Direttivo del Consorzio Agri Piacenza Latte, è stato membro del Cda di Apa e del Consorzio di Bonifica. È socialmente impegnato in qualità di presidente della Casa di Riposo Gasparini.

Le congratulazioni del sindaco e presidente della Provincia Patrizia Barbieri

“La conferma al vertice di Confagricoltura Piacenza per un secondo mandato è il migliore riconoscimento per l’impegno che Filippo Gasparini, insieme ai suoi collaboratori, ha saputo esprimere in questi anni, nella tutela delle aziende agricole, al servizio dei lavoratori del settore e nella valorizzazione del territorio piacentino”. Così il sindaco e presidente della Provincia Patrizia Barbieri esprime le congratulazioni di entrambe le Amministrazioni per la conferma di Filippo Gasparini alla presidenza di Confagricoltura Piacenza, “sottolineando il fondamentale ruolo dell’Associazione, in particolare in un momento così delicato a fronte dell’emergenza che stiamo attraversando, che necessita massima determinazione e un impegno comune”.

Vicepresidenti

Giovanni Lambertini: conduce con il fratello l’Azienda Agricola I. Lambertini a Cadeo, di circa 125 ettari, a indirizzo cerealicolo e pomodoro da industria con coltivazioni anche di soia e frumento da seme. È componente del Consiglio Direttivo di Ainpo di cui è stato anche presidente. Confermato vicepresidente di Confagricoltura Piacenza per il secondo mandato, è stato lungamente componente di Giunta Esecutiva e da diversi mandati è presidente della Sezione di Prodotto Pomodoro da Industria sia a livello provinciale che regionale. È vicepresidente della Federazione Nazionale di Prodotto Pomodoro da Industria di Confagricoltura.

Michele Rossi: agronomo e imprenditore agricolo, gestisce dall’89 la Società Agricola Agrifoglio che ha due sedi operative: una nel veronese, dedita soprattutto alla produzione risicola, l’altra a Castelvetro Piacentino, nella località Isolone, da cui deriva il nome dell’azienda “Azienda Agricola Isolone”. L’azienda piacentina consta di 250 ettari di terreni in proprietà, altri 150 in affitto tra Piacenza e Cremona e due allevamenti: un allevamento di suini da ingrasso (circa 1800 per ciclo produttivo) e uno di bovini da carne (femmine da ingrasso di razza Charolaise, Limousine e incroci francesi, circa 500 per ciclo) con annesso impianto di biogas. È socio e presidente della riseria La Pila Società Agricola a.r.l. che si occupa della produzione, trasformazione e distribuzione di riso di alta gamma. Confermato vicepresidente di Confagricoltura Piacenza per il secondo mandato, in precedenza è stato lungamente componente di Giunta Esecutiva. È stato anche componente del Consiglio Generale della Camera di Commercio di Piacenza.

Tesoriere

Stefano Repetti: tesoriere da diversi mandati e membro di Giunta di Confagricoltura Piacenza, conduce con i fratelli e il padre la Società Agricola Terre della Valtrebbia e l’azienda agricola Podere Mangialupo, complessivamente circa 250 ettari nella zona di Settima e Quarto di Gossolengo a indirizzo cerealicolo, pomodoro da industria e orticole. L’attività aziendale ricomprende anche la coltivazione in serra delle piantine di pomodoro da industria. Affiancano le attività produttive, progetti sperimentali che posizionano l’azienda all’avanguardia per coltivazioni emergenti, come la quinoa, pratiche agronomiche innovative in collaborazione con l’Università Cattolica di Piacenza, come l’uso di biostimolanti e test per la lotta biologica ai fitofagi. Già presidente del Consorzio Fitosanitario e dei Giovani di Confagricoltura-Anga Piacenza, Stefano Repetti, è socio azionista fondatore e amministratore di Solana S.p.a ed è componente di Consiglio di Asipo.

I nuovi ingressi in Giunta Esecutiva

Chiara Azzali: conduce dal 2006 l’Azienda Vitivinicola Tenuta Pernice in Località Pernice di Borgonovo Val Tidone. Una realtà avviata nel 1980 dalla mamma, Maria Poggi Azzali, a cui Chiara Azzali si è affiancata contribuendo a farla crescere. L’azienda, che vanta una clientela sia nazionale che estera, ha una propria cantina sin dal 1990 e oggi si sviluppa su 50 ettari di cui 40 vitati in conversione a biologico. Numerosi sono i prestigiosi premi ottenuti dalle bottiglie a marchio aziendale, tra i quali ricordiamo l’Oscar Douja d’Or per il suo Colli Piacentini Malvasia Passito Doc 2017. Dopo la Maturità Classica e la Laurea in Lettere, Chiara Azzali ha conseguito anche il Diploma di Perito Agrario presso l’Istituto Tecnico Agrario “Raineri”. Lungamente componente di Consiglio del Consorzio Vini Doc Colli Piacentini, è presidente al secondo mandato della Sezione di Prodotto Vitivinicola di Confagricoltura Piacenza ed è stata componente di Consiglio dell’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna.

Alfredo Lucchini: conduce l’azienda agricola Pila a Calendasco, un’impresa ad indirizzo zootecnico con 300 capi di razza frisona e circa 80 ettari di colture in buona parte destinate alla produzione di foraggi e cereali per l’alimentazione del bestiame. Alfredo, dopo un percorso nel settore ingegneristico e industriale, è subentrato in azienda e rappresenta la quinta generazione che conduce il podere di famiglia. Il latte prodotto viene conferito al Consorzio Agri Piacenza Latte: l’importante realtà economico produttiva fondata e presieduta dal padre Marco.

I componenti di Giunta Esecutiva confermati

Matteo Cattivelli: conduce con il padre e lo zio l’impresa di famiglia Agricola Cattivelli: un’azienda di 100 ettari a Vallera (Pc), vocata alle colture industriali. Un’impresa attenta agli aspetti innovativi che attua prove in campo per le diverse modalità d’irrigazione, l’uso di rilevazioni satellitari e moderne tecnologie. Matteo Cattivelli è stato presidente dei Giovani di Confagricoltura-Anga Piacenza, attualmente è presidente del Consorzio Fitosanitario e componente di Consiglio di Condifesa Piacenza.

Umberto Gorra: conduce con il fratello Massimo la Società Agricola La Salamandria ad Alseno, una storica e dimensionata impresa che in piena stagione arriva ad annoverare una trentina di collaboratori. L’azienda è dedita alla coltivazione di cereali e colture industriali tra cui mais, girasole, colza e vocata alla produzione del pomodoro da industria. Gorra è stato più volte componente di Giunta Esecutiva nei precedenti mandati.

Luca Segalini: conduce con la famiglia l’azienda agricola Casa di Ferro a Rottofreno, 170 ettari, a indirizzo zootecnico con un allevamento di vacche da carne di oltre 200 capi. È stato per due mandati presidente dei Giovani di Confagricoltura-Anga Piacenza; già Presidente dei Giovani di Confagricoltura-Anga Emilia-Romagna, è laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie.

Corrado Peratici: è componente di diritto della Giunta Esecutiva in quanto presidente dei Giovani di Confagricoltura-Anga Piacenza. Dal conseguimento del Diploma di Perito Agrario, conduce con il fratello Paolo l’impresa di famiglia: l’Azienda Agricola Casa Bassa a Calendasco, circa 130 ettari vocati alla produzione di pomodoro da industria, cereali, altri seminativi e orticole.

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