Efficientamento energetico, Spaziani Testa (Confedilizia): “Non più obbligatorio, una grande vittoria”. Affitti brevi: “Sbagliato penalizzarli” – AUDIO

“Un risultato netto”, così Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, commenta l’esito della battaglia condotta in tema case green. Una battaglia contro una decisione dell’Unione Europea, che ha visto prevalere proprio l’associazione. Due i risultati importanti ottenuti.

La riunione notturna convocata “ad oltranza” per chiudere il testo forzando la mano, ha avuto come esito il rinvio a una successiva riunione in dicembre: questo è positivo a prescindere dall’opinione che si ha sulla direttiva perché certe direttive non si possono attuare di fretta. Secondo risultato fondamentale l’eliminazione delle norme che imponevano l’obbligo di effettuare gli interventi sugli immobili. In luogo dell’obbligo, è stato previsto un generale obiettivo di riduzione percentuale dei consumi energetici del patrimonio edilizio, da decidersi da parte degli Stati con un piano fino al 2050. È stata una grande vittoria”, commenta Spaziani Testa.

Ma nella sede di Confedilizia Piacenza, Spaziani Testa ha ripercorso anche un’altra sfida, questa tutt’altro che vinta dal momento che è appena iniziata. Il governo sta studiando un aumento delle tasse sugli affitti brevi, come Airbnb e bed&breakfast, che potrebbe portare la cedolare secca dal 21% al 26%. Una questione che riguarda quei proprietari che scelgono di investire sui propri immobili affittandoli per periodi brevi, quindi a turisti, studenti, viaggiatori per lavoro ecc.

Non è chiaro quale beneficio potrebbe derivare da questa manovra, sicuramente si tratta di una riforma voluta fortemente dagli albergatori”, commenta Spaziani Testa.

Non è nemmeno chiaro quale sia il fine ultimo: ridurre il turismo nelle città per preservarne la vivibilità? Prevenire l’abusivismo? Ciascuno di questi obiettivi potrebbe essere raggiunto con strumenti adeguati e diretti. Porterebbe a una crescita del sommerso, ma non a un aumento dell’affitto lungo. Se in qualche zona d’Italia vi è la necessità di limitare questo fenomeno si faccia il contrario: si incentivino gli affitti lunghi e si diano maggiori garanzie ai proprietari nel rientro in possesso del loro immobile al termine di una locazione lunga“.

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