Giornata dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, Daniele Novara: “Non dobbiamo farli diventare adulti prima del tempo” – AUDIO

Giornata dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, Daniele Novara: “Non dobbiamo farli diventare adulti prima del tempo” - AUDIO

Domenica 20 novembre 2022 si celebra in tutto il mondo la Giornata dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Nel 1989 per la prima volta fu adottata una convenzione internazionale per tutelare e proteggere i bambini di tutto il mondo. La Convenzione Onu riconosce ai piccoli una serie di diritti sociali, politici, culturali ed economici. Per i diritti dei bambini però c’è ancora tanto da fare in questo presente, lo ha spiegato a Radio Sound il noto pedagogista piacentino Daniele Novara.

Il primo diritto di un bambino e di una bambina è di fare la vita che la natura gli consente di fare. In particolare devono fare i bimbi, quindi giocare e stare nell’ambiente naturale. 

Su questo tema com’è la situazione in questo presente  

Fatto salvo le situazioni tragiche, come i tanti profughi con bambini che muoiono nell’arrivare nei paesi ricchi, ripeto fatto salvo questa cosa inaccettabile, oggi nella nostra società, con un calo demografico importante, è diventato difficilissimo fare i bambini. Infatti i piccoli stanno più con gli adulti che con i loro coetanei. Anche a scuola hanno passato due anni terribili segnati dalle restrizioni Covid. Lunghi periodi con le mascherine senza poter vedere il volto delle maestre. Non dobbiamo assolutamente volerli far diventare adulti prima del tempo. Non sono dei piccoli adulti, ma sono dei bambini con le diversità e le loro immaturità. Se a scuola un bimbo è difficile, può far fatica e avere dei momenti di tensione, ma non c’è bisogno né di colpevolizzarlo né di attribuirgli un’etichetta con fastidi più o meno fantasiosi. 

Cosa dobbiamo fare?

Accettare i bimbi per come sono. Soprattutto con la loro vivacità e la voglia anche di fare scherzi, di correre, giocare e fare sport. Vivere a scuola le pause motorie, non stare appiccicati a un banco come una lumaca. Un’ultima cosa che ho denunciato riguarda le scuole dell’infanzia, anche se a Piacenza si riscontra in pochissimi casi, sto parlando del riposo pomeridiano. Se questo viene tolto a 3 anni, i bimbi dormono poco e rischiano di trovarsi con il cervello che non riesce a funzionare adeguatamente proprio per la mancanza di sonno.

Giornata dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: AUDIO intervista a Daniele Novara

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