Premio Angil d’Or 2025, il 6 maggio il premio al piacentino Fausto Frontini

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Premio Angil d’Or è il premio che ogni anno la Famiglia Piasinteina assegna a personalità che nell’ambito della propria attività, con impegno e sacrificio, si sono impegnate a portare in alto il nome di Piacenza e con esso le attività delsodaizio stesso. Mercoledi 6 maggio alle ore 17 sarà assegnato il riconoscomento al piacentino Fausto Frontini, la premiazione avverrà presso la sede di via X Giugnoi a Picaneza.

Intervista a Fausto Frontini a Radiuo Sound

La musica è stata una delle connotazioni che mi ha caratterizzato la vita – racconta Fausto Frontini a Radio Sound – ho cominciato a studiare musica a nove anni, perché mio padre conosceva un maestro di musica che insegnava la Fisamonica.Io andavo a lezione, ma non è perché amassi in modo viscerale studiare la musica, ma mi ero accorto che lì di fronte a dove abitava questo maestro, avevo nove anni e mezzo allora, abitava una bellissima ragazzina, bionda, degli occhi azzurri, e io andavo anche volentieri alle lezioni di sulfeggio per vederla, fu lei ad aiutarmi indirettamente”.

L’esperienza con i Juke Boxe

Dai 12 anni ho studiato il pianoforte per cinque anni, ero un appassionato di musica classica, di musica operistica. Eravamo un gruppo giovincelli, ci siamo messi insieme e abbiamo creato un’orchestrina chiamata jukebox, dove c’erano personaggi che poi divennero abbastanza noti a Piacenza, come Pino Boeri, il cantante, che cantava in inglese senza sapere una parola di quella lingua, però Diana la cantava in inglese, e con grande successo perché aveva una bella voce, Il gruppo era formato da pianoforte, chitarra, fisarmonica, c’era Antonio Dallavalle, altro cantante conosciutissimo a Piacenza, avevamo grande successo tra i giovani, l’esperienza durò una stagione”.

Le più grandi passioni

Tra le passioni di Frontini oltre alla musica, lo sport, il teatro, la scuola la politica.Io cominciai ad andare a teatro accompagnato da mio nonno a nove anni, mi portò a vedere un’opera che amai sempre, ma che tutti amano quando ascoltano, che è la Traviata. Da allora non persi mai una stagione lirica, ma non solo, a un certo punto avevo 16 anni, quando chiesi al direttore del teatro, che allora dipendeva dal l’ ente teatrale italiano, di poter andare a fare la maschera, perché nonostante andassi a scuola durante il giorno la sera andavo a teatro perchè lo amavo in tutte le sue forme di espressione, dalla prosa, alla sinfonica, alla danza, alla lirica. Un po’ perchè romano come mio padre si convise ad assumermi come maschera pagandomi nonostante fossi disposto a farlo anche gratis”.

I grandi Personaggi

Conobbi, Gassman, Albertazzi, Lazzareschi, Memo Benassi, direttori d’orchestra come Giulini e tanti altri”.

Elemanto fondamentale la passione nelle cose, la scuola

Un elemento che mi ha sempe caratterizzato è la passione, tutto quello che ho fatto, l’ho fatto con passione. Io ho amato molto la scuola e ho avuto sempre un rapporto molto bello con i miei allievi perché ho sempre avuto una grande considerazione di loro e ho sempre cercato di valorizzarli attraverso la metodologia della maieutica. Tirare fuori dai giovani quello che di buono hanno dentro, perché tutti hanno qualcosa di buono da raccontarci e da dirci di loro soprattutto”.

Gli alunni

Con gli alunni c’è stato e c’è un rapporto di amicizia che poi è durato nel tempo, molti di loro li incontro ancora e mi auguro di potere vedere qualcuno di loro anche alla premiazione”.

La politica come scuola di vita

Considero per me una scuola di vita anche la politica perché diventando cconsigliere regionale fui costretto a lasciare la scuola. Ho portato nella politica la stessa passione che avevo per la scuola, vale a dire fare il lavoro convinto di dover fare qualcosa di buono. E’ stata un’esperienza di vita che tutti dovrebbero fare. Ho sollecito i giovani a dedicarsi alla politica perché lì impari a conoscere le persone, ad acquistare equilibrio,a non giudicare ma prima di tutto ad ascoltare, a dialogare, a capire quali sono le esigenze della gente. Io dalla politica ho avuto grandi soddisfazioni”.

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Le esperienze professionali

Dal 27 gennaio 2003 al 31 gennaio 2008 Presidente del CdA del Conservatorio di Musica “G. Nicolini” di Piacenza.
Assessore alle “Aree pubbliche e Parchi delle Mura e del Po” al Comune di Piacenza dal 1998 al 2002.
Consigliere regionale per la Regione Emilia Romagna dal 1980 al 1995.
Presidente della Commissione permanente “Territorio Urbanistica – Ambiente” della Regione Emilia Romagna dal 1985 al 1995.
Vice Presidente della Commissione permanente “Cultura Scuola” della Regione Emilia Romagna dal 1980 al 1985.
Consigliere provinciale a Piacenza dal 1975 al 1980.
Insegnante di Lettere, Filosofia e Storia negli Istituti Superiori e nei Licei dal 1964 al 1980.
Ufficiale degli alpini con il grado di Tenente.

Esperienze in ambio culturale e artistico

Buona conoscenza della musica: legge a prima vista; ha studiato e suona pianoforte, fisarmonica e chitarra; nel 1962, per il Provveditorato agli Studi di Piacenza, ha organizzato e tenuto un corso di Educazione Musicale per adulti nel comune di Ferriere; ha scritto testi, promosso curata la regia di
manifestazioni culturali, letterarie, artico-musicali e coreutiche, valorizzando spesso l’interazione fra le arti

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