
Spaccio di droga, un arresto e cinque indagati. Sono gli esiti dell’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza e condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Piacenza. Indagine che ha portato all’emissione di una misura cautelare e di un decreto di perquisizione nell’ambito di un procedimento penale a carico di cinque cittadini stranieri, indagati a vario titolo per spaccio di sostanze stupefacenti, possesso di armi e favoreggiamento.
A eseguire i provvedimenti è stata la Squadra Mobile di Piacenza tra il 21 ed il 22 aprile, con la collaborazione dell’U.P.G.S.P. di Piacenza e della Squadra Mobile di Pavia.
La presente attività è una costola della più ampia indagine concernente gli scontri tra gruppi di cittadini nordafricani per il controllo delle piazze di spaccio a Piacenza.
In particolare, l’attenzione si è focalizzata sulla rete di spaccio posta in essere dal gruppo degli egiziani, di cui uno dei due leader era già stato arrestato ben due volte in flagranza di reato per spaccio di sostanza stupefacente tipo cocaina, hashish, oppiacei e benzodiazepine nei mesi di agosto e settembre 2024, ed attualmente sottoposto al divieto di dimora in Provincia di Piacenza.
Le premesse
La presente indagine nasce in particolare da un intervento della Polizia Locale di Piacenza, che a giugno del 2024 lo aveva fermato in via Colombo dopo un breve inseguimento, e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e per il porto di due coltelli con tracce di stupefacenti. Nella fuga, lo spacciatore aveva perso il suo telefono cellulare, recuperato dagli Agenti perché potenzialmente ricco di informazioni; tale intuizione si rivelerà corretta, infatti, l’analisi del telefonino e la successiva escussione delle persone informate, permetteva agli investigatori di ricostruire la rete di spaccio dell’indagato.
Le indagini
Le successive indagini della Squadra Mobile, hanno infatti permesso di ricostruire come lo stesso abbia proseguito nella sua attività illecita a Piacenza, proponendo cocaina ad assuntori in cambio di denaro o prestazioni sessuali.
Inoltre, era possibile anche individuare i suoi correi, attivi nel medesimo settore criminale, che venivano a loro volta sottoposti a procedimento penale.
Il medico corrotto
In particolare, il cittadino egiziano da cui è partita la presente indagine, è anche uno dei principali corruttori del medico di base arrestato ad agosto da questo Ufficio per corruzione e spaccio, dal quale si riforniva di ricette per farmaci stupefacenti da rivendere al dettaglio.
Terminata la rete di approvvigionamento di farmaci illegali, aveva proseguito comunque nell’attività di vendita al dettaglio di cocaina.
Il cittadino egiziano di anni 23 era quindi destinatario di custodia in carcere, e la Squadra Mobile avviava le sue ricerche, in quanto senza fissa dimora.
L’arresto
Il catturando veniva rintracciato la sera del 21.04.2025 dalle Volanti in questo capoluogo, nel corso di un intervento per lite con altri cittadini nordafricani, peraltro in spregio alla misura cautelare a cui era sottoposto.
La Squadra Mobile interveniva allora per dare esecuzione al provvedimento restrittivo ed alle perquisizioni a carico suo e dei sodali, nella circostanza veniva altresì deferito alla locale A.G. per lesioni aggravate causate nel corso della predetta lite.
Le successive perquisizioni a carico suo e degli altri quattro correi, tre cittadini nordafricani ed uno albanese tra i 20 ed i 35 anni, hanno permesso di sequestrare due grossi machete, un modesto quantitativo di hashish ed i dispositivi informatici degli indagati.
Il soggetto è stato associato presso la locale casa circondariale, ed una volta terminate le sue pendenze con la giustizia, la sua posizione sarà vagliata dall’Ufficio Immigrazione per i provvedimenti di competenza.
Sugli altri componenti della sua rete criminale si focalizzeranno invece le successive indagini.
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