Farnesiana, da oggi il presidio del nucleo di protezione civile: “Accordo unico con Acer”

Ha ufficialmente preso il via il progetto di Acer Piacenza che vede impegnato il nucleo di Protezione Civile EC Terra dei Santi nella presenza costante in uno dei quartieri più difficili dell’edilizia residenziale pubblica, il PEEP alla Farnesiana.

Da questa mattina, infatti, i sei garage dati in affitto ai volontari del nucleo sono stati occupati dai loro mezzi e dalle loro attrezzature. In cambio, gli uomini e le donne della Protezione Civile garantiscono un presidio attivo sul territorio.

I servizi

«Effettueremo un servizio di pulizia delle corsie di manovra nelle autorimesse; nonché un servizio di prevenzione e gestione di possibili rischi derivanti da episodi di vandalismo o piccola criminalità che possono insorgere nel quartiere, attraverso una sorveglianza attiva e passiva delle aree in questione. In particolare – specifica Davide Rossi, presidente del Nucleo EC Terra dei Santi – ci adopereremo affinché il nostro personale, rendendosi visibile mediante divisa istituzionale, senza uso di armi o strumenti atti ad offendere, sia punto di riferimento per le segnalazioni e di deterrenza. Il tutto impegnandosi a segnalare prontamente alle forze dell’ordine, eventuali comportamenti che possono costituire reato o che, comunque, possono pregiudicare la sicurezza e il decoro del quartiere».

Un accordo unico in Italia

Un accordo unico in Italia, nel suo genere, come sottolinea il presidente nazionale della Federazione italiana Ricetrasmissioni (a cui il nucleo di Protezione Civile è affiliata) Patrizio Losi (omonimo del presidente di Acer Piacenza): «Abbiamo 180 sezioni in tutta Italia per un totale di 4mila volontari. E’ normale che la Protezione Civile firmi dei protocolli con le amministrazioni locali, ma quello sottoscritto con Acer è il primo in assoluto perché prevede lo svolgimento di compiti che vanno ben oltre quelli usuali di soccorso in situazioni di emergenza. Normalmente, infatti, i cittadini ci conoscono nei momenti di grandi difficoltà: Covid a parte, noi siamo in prima linea nei terremoti, nelle alluvioni. Il servizio che effettueremo per Acer invece ci permetterà, con una presenza costante, di contribuire a creare un senso civico oggi troppo dimenticato; ma anche a cementare il rapporto tra i nostri volontari e tra i volontari e i cittadini».

Esercitazioni e sensibilizzazione

Soprattutto per questi ultimi, il nucleo si impegna a realizzare nelle prossime settimane vere e proprie esercitazioni dimostrative, informando e sensibilizzando gli abitanti sui rischi derivanti da comportamenti superficiali o inopportuni. Paolo Zanoli, segretario nazionale della Federazione, concentra l’attenzione sul tema della cittadinanza attiva. «Troppo spesso si cita questo concetto in modo improprio: da quest’anno l’educazione civica tornerà finalmente come materia anche a scuola. Questa collaborazione ci permette di infondere ai cittadini il senso civico quotidianamente; non solo in occasione delle giornate dedicate al tema ad esempio dei rischi».

Da parte sua, il presidente di Acer Piacenza Patrizio Losi esprime la soddisfazione per un primo ma importante passo nella direzione di venire incontro alle esigenze dei residenti del quartiere: «Sono diverse le iniziative che, non solo oggi, ma in realtà da anni stiamo portando avanti, soprattutto nei termini di diffusione dell’educazione civica. Questo è un aiuto concreto agli abitanti che hanno bisogno di accrescere il proprio senso di sicurezza vivendo nel quartiere. Ora siamo in attesa di portare a compimento il progetto delle telecamere di videosorveglianza a cui Acer tiene in modo particolare, soprattutto per i risultati positivi riscontrati sia a Barriera Farnese che a San Sepolcro, dove il servizio è attivo da un paio di anni».

Soddisfazione del comitato Rete

Una nota positiva arriva addirittura da Manuel Radaelli, presidente di “Rete”, che commenta così l’iniziativa: «Siamo contenti per l’avvio di questo progetto, che riteniamo essere un’opportunità e un passo importante per andare nella giusta direzione. Gli abitanti hanno bisogno di essere rassicurati e un presidio dei volontari di Protezione Civile sicuramente è un valido aiuto. Abbiamo anche letto con piacere della soluzione del progetto delle telecamere, che sappiamo non riguardare solo la Farnesiana, e attendiamo di vedere i primi riscontri positivi soprattutto da parte dei residenti».

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