Riceviamo e pubblichiamo la nota di Rifondazione Comunista in merito alla sentenza dei carabinieri della Caserma Levante.
Le 488 pagine della sentenza contro i Carabinieri della Caserma Levante, rese pubbliche dalla Gup Fiammetta Modica, restituiscono una realtà criminosa ben più vasta di quella relativa alla sola caserma. È la stessa Gup a spiegarlo parlando di “una città dalle tante facce, spesso vischiosa nei rapporti di potere, con una ricchezza diffusa, un’austera alacrità e un perbenismo imperante talvolta con radicate connessioni con il contesto criminale sommerso legato al mercato degli stupefacenti, della prostituzione e, ma non in ultimo, alla corruzione” citando pure diversi casi di cronaca che hanno macchiato la nostra città negli ultimi anni.
A tali parole pareva logico aspettarsi almeno una nota di scuse da parte della Sindaca Barbieri e della sua Giunta, tanto impegnata a parlare di sicurezza in campagna elettorale e poi pronta a girarsi dall’altra parte senza dichiararsi parte civile al processo in questione. Ovviamente ciò non è avvenuto e non ci stupisce affatto perchè sappiamo come la Giunta sia pronta a puntare il dito contro gli altri, minacciando ed eseguendo querele contro chiunque provi solo a sottolineare le tante mancanze politiche e morali, ma allo stesso tempo sia restia da ammettere le proprie colpe e i propri errori.
La stessa Modica si chiede come sia stato possibile che un’intera caserma (eccetto due carabinieri) si sia potuta macchiare di tali crimini senza che nessuno se ne accorgesse e facesse nulla per fermare un un “sistema” contrassegnato “da arroganza, violenza e sistematica violazione delle regole” in cui vigeva l’ordine imperativo del “cotto e mangiato”, ovvero della ricerca del risultato investigativo (arresti, denunce e sequestri) facile per ottenere così elogi, benefici e promozioni. Lo stesso principio, in pratica, che denunciamo ogni giorno nel sistema industriale capitalistico che spesso porta a tragici incidenti sul lavoro e che negli ultimi anni ha fatto sì che la pandemia colpisse con maggiore aggressività tra gli operai sfruttati della logistica…
Le domande che la Gup si pone, Rifondazione Comunista se le pose subito all’indomani del sequestro della Caserma e con l’avvio del processo chiedemmo alla Sindaca di motivare la scelta di non costituirsi parte civile. Domande a oggi restate senza risposta e che riproponiamo nuovamente alla babrieri e alla sua Giunta sperando, almeno questa volta, di ricevere risposte decenti da colei che si candidò per il premio di miglior sindaca al mondo!
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