Fedex TNT, ipotesi di accordo per gli ex lavoratori tra ricollocazioni e incentivi. Sindacati: “In settimana assemblea”

E’ un commento ambivalente quello dei sindacati confederali del settore trasporti e logistica rispetto alla fase che si aprirà nei prossimi giorni dopo la chiusura del sito TNT/Fedex di Piacenza che ha lasciato senza lavoro 265 lavoratori della società Alba srl.

I sindacati hanno “strappato” un ipotesi di accordo che prevede ricollocazioni, incentivi, e percorsi di formazione. Nell’ipotesi si offre ai lavoratori un sostegno economico, incentivo economico che arriva fino a 48.500 euro per lavoratore e outplacement – ovvero ricollocazione lavorativa nel territorio provinciale di Piacenza tramite formazione – e ancora prospettive occupazionali per 51 persone in TNT/Fedex nei siti di Bologna, Firenze , Ancona e, nel caso di apertura di TNT/Fedex nella nostra provincia, assunzione prioritaria per i lavoratori licenziati ed accesso alla Naspi.

Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti di Piacenza e i rispettivi nazionali hanno interessato tutte le istituzioni, territoriali e nazionali con l’obbiettivo di garantire la continuità produttiva ed occupazionale territoriale e da circa un mese questo lavoro coordinato ha fatto sì che l’azienda si sedesse al tavolo per dare il via a una trattativa che viene definita dalle parti sociali “lunga e molto complicata”.

“Siamo riusciti a fare in modo che sia la società committente, TNT/Fedex sia Alba, che gestiva l’appalto, si facessero carico della responsabilità sociale con soluzioni occupazionali alternative e incentivate per alleviare il grave disagio dai lavoratori interessati. Da qui la trattativa che ha portato alla sottoscrizione di un’ipotesi di verbale di accordo.

“I contenuti dell’ipotesi di accordo sono un passo in avanti rispetto alla dignità del lavoro e dei lavoratori trattati in modo indegno – commentano Filt, Fit e Uiltrasporti – tuttavia questa vertenza dimostra che proprio la dignità del lavoro resterà sotto scacco delle multinazionali che hanno dimostrato di non tener conto degli impatti sociali delle loro scelte sulla “forza lavoro”. Dietro ai termini aziendalistici ci sono famiglie, donne e uomini che aiuteremo e difenderemo sempre in una partita difficilissima. Ora, il passaggio democratico e assembleare della discussione rappresenta un momento importante, l’ipotesi di accordo è il livello di sintesi più alto possibile ad oggi, ma tutto questo non farà cessare la nostra lotta per riportare un pezzo di Tnt a Piacenza. I lavoratori di Piacenza si sono trovati di fronte ad atti di forza di multinazionali che travalicano i rapporti sociali e impongono i loro piani ai governi. Questa vicenda rafforza ancor di più l’esigenza di una norma di legge contro le delocalizzazioni selvagge delle imprese. E’ un problema che riguarda tutti i lavoratori, non solo quelli di Fedex”.

Nei prossimi giorni a Piacenza sarà indetta un’assemblea generale di tutti i lavoratori di Alba srl, appalto di Fedex/Tnt, in cui sarà illustrata l’ipotesi di accordo per essere discussa e validata democraticamente.

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