Fondazione Fare Cinema, aperte le iscrizioni al seminario residenziale di critica cinematografica

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Fondazione Fare Cinema presieduta da Marco Bellocchio e diretta da Paola Pedrazzini, organizza la XIIa edizione del Seminario Residenziale di Critica Cinematografica.

Il seminario residenziale si svolge a Bobbio durante il Bobbio Film Festival.

I partecipanti al Seminario di critica cinematografica avranno la straordinaria opportunità di accedere gratuitamente alle proiezioni del Bobbio Film Festival e di far parte della giuria ufficiale del Bobbio Film Festival.

Sono previsti inoltre incontri con artisti ospiti delle giornate del Bobbio Film Festival.

«Il percorso formativo di Critica cinematografica è un tassello del Bobbio Film Festival che ci sta particolarmente a cuore – è il commento del presidente di Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi, che sostiene l’iniziativa–, da un lato perché la formazione dei giovani è uno degli obiettivi più salienti del nostro documento programmatico, anche in ambito culturale, e altresì perché questa iniziativa mette a valore il fermento culturale che anima Bobbio nei giorni del festival. Oltre a seguire le lezioni dei docenti, i partecipanti potranno assistere alle proiezioni, far parte della giuria ed entrare in contatto diretto con i numerosi artisti ospiti delle serate».

La curatela e la conduzione del corso sono affidate ad Anton Giulio Mancino, critico, saggista cinematografico e docente universitario.

Sono docenti ospiti del seminario: Enrico Magrelli, Gianni CanovaPaolo Mereghetti, Stefano Francia di Celle, Alberto Pezzotta.

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Il Seminario prevede lezioni, visioni e discussioni collettive di opere filmiche, esercitazioni per perfezionare lo stile di scrittura critica, interpretare e analizzare il testo audiovisivo, formulare il giudizio.

Saranno argomenti del corso:

  • la critica cinematografica ieri e oggi;
  • criticare, ovvero analizzare; il gioco delle parti: il critico, l’autore del film, il lettore;
  • Conoscere il film per conoscersi; l’organizzazione del testo critico;
  • La scrittura filmica e critica: linguaggi a confronto; significante e significato del discorso critico;

il piacere del testo;

  • Il piacere del contesto; il film come oggetto storico;
  • La cifra nel tappeto: il critico detective; Quel che sanno l’autore, il critico e lo spettatore;
  • Capire e interpretare il film; piacere/dispiacere;
  • la politica degli autori; la politica e gli autori;
  • Lo specifico filmico;
  • La didattica del cinema; scuole e università;
  • Tutto il cinema, tutto nel cinema e il cinema in tutto; Il critico-regista, la cinefilia e le citazioni nel testo;
  • Stile individuale e collettivi, generi, gender e regole;
  • La critica e i nuovi media: sviluppo sostenibile delle competenze critiche.

Il discorso sarà visto nella prospettiva dei principali contesti culturali in cui attualmente la critica cinematografica si pratica, dalle testate cartacee a quelle telematiche, dai festival agli archivi culturali, dalla scuola all’università.

Sarà scelta una recensione degli studenti infine per la pubblicazione sulla rivista «Cinecritica» del SNCCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani.

Il seminario è a numero chiuso.

Chiunque intenda partecipare dovrà inviare una mail di richiesta di iscrizione al seminario allegando una recensione inedita e originale (lunghezza entro le 3000 battute, spazi inclusi) di un film italiano uscito nelle sale tra il 2021 e il 2022, all’indirizzo e-mail critica@fondazionefarecinema.itentro e non oltre il giorno 25 luglio 2022.

L’iscrizione al corso è gratuita.

Al termine sarà rilasciato un attestato di frequenza.

I partecipanti potranno ottenere la certificazione ufficiale del numero di ore complessive svolte ai fini dell’eventuale richiesta di crediti formativi uni­versitari ai docenti di riferimento.

Per info: www.fondazionefarecinema.it

Anton Giulio Mancino (Bari, 1968), critico cinematografico, saggista, docente di cinema all’Università di Macerata. E’ autore di numerose voci dell’Enciclopedia del Cinema (Treccani), a cura di Enzo Siciliano, del Dizionario dei registi del cinema mondiale (Einaudi), a cura di Gian Piero Brunetta e di puntate della trasmissione di Raitre – Radio “Wikiradio” e di vari volumi tra cui Angeli selvaggi. Martin Scorsese, Jonathan Demme c/o Hollywood UsaFrancesco Rosi (Il Castoro), John Wayne, Il processo della verità. Le radici del film politico-indiziario italiano, Sergio Rubini 10Schermi d’inchiesta. Gli autori del film politico-indiziario italiano, curatore dei volumi Sergio Rubini. IntervistaGiancarlo Giannini. Il fascino discreto dell’interpreteHelp! Il cinema di Richard LesterJerry & Robin. Pensare divertente, con la prefazione di Steve Della Casa. Collabora con la pagina della Cultura e degli Spettacoli del quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno”, con il settimanale “Film TV” e le riviste specializzate “Bianco e Nero”, “Cineforum”, “Cinecritica”, “Close up”, “Quaderni del CSCI”, “Fata Morgana”, “La Valle dell’Eden”, “Imago”. Collabora inoltre con “Lettore di provincia”, “Rivista di politica”, “Proposte e ricerche”, “Quaderno di storia contemporanea”.

Il suo libro, La recita della storia. Il caso Moro nel cinema di Bellocchio ha vinto il premio internazionale “Diego Fabbri” 2014 assegnato dall’Ente dello Spettacolo – Rivista del Cinematografo.

E’ stato selezionatore della Settimana Internazionale della Critica della Mostra del Cinema di Venezia.

Enrico Magrelli, giornalista, critico cinematografico, autore radiofonico e televisivo. E’ uno degli autori e conduttori dello storico programma di Radiotre Rai Hollywood Party. Ha fatto parte, dal 2004 al 2011, della Commissione di Selezione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia diretta da Marco Muller. Ha fatto parte, dal 2007 al 2013, della commissione del Ministero dei Beni Culturali per il finanziamento dei film riconosciuti di interesse culturale. Dal 2009 al 2012 è stato il Conservatore della Cineteca Nazionale. Ha scritto per Filmcritica, Bianco e Nero, Cinema e Cinema, Cineforum, Rivista del Cinematografo. E’ stato critico cinematografico per le testate del Gruppo l’Espresso.

Dal 1988 al 1990 è stato Direttore della Settimana della Critica del festival veneziano. Come autore televisivo ha firmato numerosi programmi per la Rai e per Mediaset. Tra gli altri, Domenica in(quattro stagioni), Festival di Sanremo, Telegatti, tre edizioni della “Notte degli Oscar”. Ha scritto numerosi saggi e monografie (in particolare su Robert Altman, Roman Polanski, Nanni Moretti).

Gianni Canova è un critico cinematografico, saggista e accademico italiano. È rettore della Libera Università IULM di Milano, dove è anche docente di Storia e Critica del Cinema e Filmologia. Ha fondato insieme a Max Stèfani nel 1993 e diretto fino al 2010 il mensile di cinema Duel, che si trasformerà in duellanti. È stato critico cinematografico per «La Repubblica», «il manifesto», «Sette» del «Corriere della Sera» e «la Voce». Ha curato molte mostre multimediali. È autore, tra gli altri, di David Cronenberg (1994), L’alieno e il pipistrelloLa crisi della forma nel cinema contemporaneo (1999) e L’occhio che ride. Commedia e anticommedia nel cinema italiano contemporaneo (1999), Quo chi? (2016). È il critico ufficiale di Sky Cinema.

Stefano Francia di Celle è manager culturale, storico del cinema e curatore. Laureato in Storia e Critica del Cinema, inizia molto giovane a collaborare con importanti istituzioni cinematografiche torinesi e nazionali. Dal 1996 è in Rai dove si occupa di programmazione cinematografica, di cinema d’autore e di programmi culturali per Rai3. Fra il 2004 e il 2010 è presidente e produttore de Il Vento del Cinema a Procida, diretto da Enrico Ghezzi. Dal 2008 collabora con Fondazione Prada per progetti cinematografici realizzati con grandi autori del cinema contemporaneo e per la programmazione della sala di Milano. Dal 2012 collabora con la Mostra del Cinema de La Biennale di Venezia per la sezione Venezia Classici. Dal 2020 è direttore del Torino Film Festival.

Alberto Pezzotta critico cinematografico, storico del cinema e della critica, collabora alle principale riviste e quotidiani italiani (“Corriere della sera”, “Bianco e Nero”, “8½”, “Cineforum”, “Segnocinema”). Ha tenuto corsi di storia e critica del cinema presso IED/Milano, Università Cattolica di Milano, Università di Udine/Dams di Gorizia, Dams di Torino, IULM.  Ha curato retrospettive per la Cineteca del Friuli, la Cineteca di Bologna, l’Udine Far East Film, il Trieste Film Festival/AlpeAdria. Dal 2008 al 2011 ha fatto parte del comitato di selezione della Mostra del Cinema di Venezia. È stato produttore associato del film L’intervallo di Leonardo Di Costanzo (David di Donatello per il miglior regista esordiente, 2013).

Paolo Mereghetti (1949), è giornalista e critico cinematografico per il Corriere della Sera e il magazine Io Donna. Ha scritto su Ombre rosse, Positif, Linea d’ombra, Reset, Lo straniero. Ha pubblicato per i Cahiers du Cinéma e Le Monde un volume su Orson Welles, poi editato in Italia, Spagna e Gran Bretagna. Nel 2012 ha curato per la casa editrice Contrasto il volume “Movie Box”, tradotto in sei lingue. È stato consulente per la Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia durante le direzioni di Carlo Lizzani, Gian Luigi Rondi e Alberto Barbera. Ha pubblicato, tra gli altri, saggi e volumi su Arthur Penn, Marco Ferreri, Bertrand Tavernier, Sam Peckinpah e Jacques Rivette. Nel 2001 ha vinto il Premio Flaiano, nel 2014 il Premio De Sica, nel 2015 il Premio Lo Straniero e nel 2018 il Premio Amidei per la critica cinematografica.
(ultima modifica: 25/01/2021)

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