
La nostra società, italiana e piacentina, non sarà mai completamente libera e democratica fino a che i diritti di ciascuno di autodeterminarsi e vivere liberamente la propria sessualità non saranno rispettati e riconosciuti.
Su questa idea si fonda il Pride, che sfilerà per le strade di Piacenza il 24 maggio prossimo. Un appuntamento che vedrà ospiti illustri. Vladimir Luxuria, nota attivista per i diritti LGBTQIA+, Alessandro Zan, eurodeputato, attivista per i diritti LGBTQIA+, Sabrina Bambi, presentatrice radiofonica radio 101, Gianmarco Negri, avvocato e primo sindaco trans d’Italia, Marika Gambardella, attrice trans, protagonista della serie Netflix “Mare Fuori”.
“I moti di rivolta partiti il 27 giugno 1969 al bar Stonewall Inn nel Greenwich Village di New York hanno segnato l’i- nizio delle rivolte contro i continui soprusi dettati da leg- gi ingiuste e discriminatorie. La richiesta dei diritti civili era ancora da definire, ma da lì qualcosa di importante e grande ha avuto inizio, ispirando in tutto il mondo movi-menti di liberazione”.
“Quello che le persone della Comunità LGBTQIA+ (composta da lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali, asessuali, ecc..) chiedevano era la libertà di poter vivere alla luce del sole, senza temere persecuzioni, discriminazioni sul lavoro o in famiglia e senza essere costrette a vivere nell’ombra”.
“Da allora quella data è diventata celebrazione e rivendicazione dei diritti ancora non riconosciuti. Le perso- ne attiviste e componenti dei gruppi LGBTQIA+ in tutto il mondo hanno iniziato a scendere in piazza per riven- dicare la libertà di essere sé stessi, per tutte le persone. Questa lotta, infatti, non riguarda solo le persone della comunità LGBTQIA+, ma qualsiasi individuo, perché una società più aperta e avanzata, con diritti civili ricono- sciuti rappresenta un valore universale“.
“Il Pride rappresenta il vero e proprio manifesto politico di una comunità sempre più ampia, che rifiuta e quindi combatte ogni forma di discriminazione”.
Le richieste all’amministrazione comunale
Gli organizzatori hanno approfittato della presentazione in Comune per rivolgere alcune richieste all’amministrazione comunale.
Realizzare una campagna informativa sia rivolta agli uffici pubblici perché siano adeguatamente sensibilizzati e preparati ad affrontare le richieste provenienti da cittadini LGBTQIA+, sia indirizzata all’ambito privato, allo scopo di coinvolgere le strutture di accoglienza turistiche e gli esercenti commerciali tramite la costituzione di un consorzio Piacenza-Friendly.
Promuovere la formazione degli operatori sanitari in tema di lotta ai pregiudizi e buone pratiche antidiscriminazioni creando una sinergia tra esperti dell’Ausl e l’azione di supporto da parte del Comune per creare incontri di formazione e di approfondi- mento rivolti agli operatori e professionisti sanitari.
L’attivazione di un progetto comunale nelle scuole che coinvolga più figure professionali su educazione sessuale ed affettiva, parità di genere, identità di genere, orientamento affettivo/sessuale, prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.
Riempire di progetti e contenuti il tavolo antidiscriminazioni appena ricostituito e portare avanti a Piacenza i progetti proposti nell’ambito della rete intercomunale RE.A.DY. di cui Piacenza fa parte.
La registrazione all’anagrafe di entrambi i genitori dello stesso sesso sugli atti di nascita dei bambini, per una genitorialità consapevole e per garantire i diritti ai minori.
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