Investimenti sostenibili, la Fondazione mette al bando produttori di mine antiuomo e violazione dei diritti umani

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Il Consiglio Generale e il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano hanno approvato all’unanimità, nelle rispettive sedute, la procedura–regolamento per adempiere a quanto previsto dalla legge 220 del 2021: si tratta della normativa che stabilisce il divieto di finanziare le imprese produttrici di mine antipersona e di munizioni e submunizioni a grappolo.

«L’adozione della nuova procedura sul tema delle mine antipersona è una misura doverosa per rispettare le disposizioni normative – sottolinea il presidente della Fondazione Roberto Reggi -. È però necessario evidenziare che non si tratta dell’unica iniziativa che abbiamo intrapreso per dare un’impronta etica al nostro portafoglio finanziario. Nell’effettuare gli investimenti, la Fondazione, da diverso tempo, ha scelto di adottare ulteriori criteri etici, escludendo quelle posizioni che presentano connessioni con situazioni di violazione dei diritti umani o con violazioni delle norme sulla tutela dell’ambiente; vengono inoltre evitati investimenti in aziende produttrici di armi, che operano nel gioco d’azzardo, che sfruttano il lavoro minorile. La natura stessa delle fondazioni bancarie, quali enti che hanno come obiettivo il benessere e lo sviluppo, anche sociale, impone un’attenzione a questi temi nelle politiche di investimento e nei processi di gestione patrimoniale. La Carta delle Fondazioni, e il Protocollo di Intesa tra Acri e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, offrono in tal senso indicazioni condivise ed efficaci: il nostro impegno è porre particolare attenzione alle possibili connessioni con situazioni di criticità».

LA LEGGE E LA PROCEDURA DI ATTUAZIONE

La legge n. 220 / 2021, introduce “il divieto totale al finanziamento di società in qualsiasi forma giuridica costituite, aventi sede in Italia o all’estero, che, direttamente o tramite società controllate o collegate, […], svolgano attività [… relative alle] mine antipersona, munizioni e submunizioni cluster, di qualunque natura o composizione, o di parti di esse. Il divieto vale per tutti gli intermediari abilitati”.

Per dare concreta attuazione alle previsioni normative, la Fondazione comunicherà periodicamente a tutti i soggetti con cui ha in essere rapporti di investimento finanziario, un elenco di aziende (la cosiddetta “lista di esclusione”) nei confronti delle quali non si può effettuare alcun investimento.

Si precisa che la Fondazione adotta la “lista di esclusione”, sulla base delle informazioni pubbliche; tale lista sarà sottoposta a un controllo mensile, per valutare le eventuali modifiche.

INVESTIMENTI SOSTENIBILI

La strategia di gestione degli investimenti finanziari della Fondazione di Piacenza e Vigevano presta particolare attenzione alle iniziative che valorizzano la tutela dell’ambiente e il rispetto dei diritti umani e del lavoro. A tale scopo quindi, oltre ad adottare criteri di esclusione, l’ente fornisce indicazione ai propri gestori di privilegiare investimenti in aziende che rispettano i valori umani e sociali. 

In questo contesto si inseriscono i recenti investimenti che Fondazione ha effettuato in fondi operanti nel social housing e nello sviluppo di energie rinnovabili.

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