Nel 2024 sono stati 4465 gli infortuni sul lavoro, 8 i decessi. Le malattie professionali crescono del 32%. Carrà di Cgil: “Inaccetabile strage” – AUDIO

Convegno sulla sicurezza sul lavoro a Piacenza Morelli

Nel 2024 aumentano i morti sul lavoro in Emilia- Romagna. In regione 96 lavoratrici e lavoratori vittime di infortunio mortale. 75.868 gli infortuni sul lavoro (208 al giorno).

“In Emilia-Romagna, come in tutta Italia, continua l’inaccettabile strage di lavoratrici e lavoratori. Un anno di stragi (da Suviana alla Toyota), in particolare in appalti e subappalti. Fortissimo legame tra sfruttamento e insicurezza, serve un modo diverso di fare impresa, sanzioni rafforzate, personale e risorse per controlli e ispezioni”.

Con i dati resi disponibili da INAIL nella giornata di oggi, l’“Osservatorio permanente sugli infortuni e sulle malattie professionali in Emilia Romagna” costituito dalla CGIL Emilia Romagna è in grado di fornire un quadro completo dell’andamento infortunistico nel 2024 nella nostra regione.

Nel 2024 a Piacenza sono stati 4.465 gli infortuni, stabili rispetto al 2023 (4.467). Stesso drammatico trend per gli infortuni mortali, 8 sia nel 2024 che nel 2023. Crescono invece le malattie professionali: nel 2024 sono state 217 le denunce, contro le 164 del 2023, un incremento del 32,2%.

Bruno Carrà Cgil Piacenza: AUDIO intervista

Dati in linea al 2023 che non ci soddisfano, perché prosegue l’inaccettabile strage di lavoratrici e lavoratori. Esiste un forte legame tra sfruttamento e sicurezza, quindi serve un modo di diverso di fare impresa. Dietro a ogni infortunio o incidente mortale non c’è distrazione o fatalità, ma ci sono regole e norme non rispettate. Chiediamo al Governo a maggior incisività sul tema.

Nel 2024 in Emilia-Romagna si sono registrati:

  • 75.868 infortuni denunciati (-1,1% rispetto ai 76.687 del 2023);
  • 96 denunce di infortunio con esito mortale (+5,5% rispetto alle 91 del 2023);
  • 7.543 malattie professionali denunciate (+15,8% rispetto alle 6.516 del 2023).

I settori che nel 2024 hanno registrato il numero maggiore di morti sul lavoro in Emilia-Romagna sono:

  • trasporto e magazzinaggio (23 infortuni mortali denunciati);
  • agricoltura (15);
  • costruzioni (11);
  • noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (5);
  • fabbricazione di macchinari e apparecchiature (4);
  • commercio e riparazione (3); metallurgia (3); industrie alimentari (3); servizi di alloggio e ristorazione (3); sanità e assistenza sociale (3).

A livello nazionale, parliamo di 589.571 infortuni di cui 1.090 infortuni mortali nel 2024. Questo vuol dire che ogni giorno in Italia si verificano 3 morti sul lavoro e 1.610 infortuni.

In cinque anni, dal 2020 al 2024, in Emilia-Romagna hanno perso la vita sul lavoro 576 lavoratrici e lavoratori: 69 nell’agricoltura, 90 nell’edilizia e 117 nel trasporto e magazzinaggio.

Nel 2024 crescono in Emilia-Romagna gli infortuni mortali delle lavoratrici donne (11, +57,1% rispetto al 2023), dei lavoratori nati all’estero (23, +21,1% rispetto al 2023) e dei lavoratori over 65 anni (15, +50% rispetto al 2023).

Come dimostrato dai dati nazionali relativi al periodo 2002-2022, il 55,8% degli infortuni mortali riguarda lavoratrici e lavoratori con contratti non standard, il 54,7% si verifica in aziende con meno di 10 addetti. Esattamente come 60 anni fa, il 33% degli infortuni mortali è causato da cadute dall’alto, il 15,7% dallo schiacciamento dovuto alla caduta di oggetti.

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