
È scientificamente provato che i “punti di vista” di Andrea Amorini siano la lettura preferita da ogni tifoso del Piacenza Calcio.
L’analisi dell’esperto di Radio Sound
Niente da fare. Quando si tratta di fare il salto di qualità il Piacenza stecca ancora una volta dimostrando di essere ancora molto distante dall’avere quella caratteristiche che fanno la differenza nei campionati, ossia la continuità. Il Progresso esce dal Garilli con una vittoria con un solo tiro in porta ma non ruba nulla perché il Piacenza dopo la rete subita entra nelle sue solite difficoltà e perde equilibri creando tante mischie ma giocando solo con i nervi e poco con la qualità.
Rossini lascia Ruiz in panchina per non rischiarlo e schiera Corradi dal primo minuto, Stefanoni sempre al posto di D’Agostino in panchina anche lui per non rischiarlo, gli altri sono quelli che tanto bene hanno fatto a Lentigione. L’inizio è il migliore degli ultimi tempi, Somma che fa il centrocampista aggiunto in fase di possesso palla, il Piace trova subito l’uomo libero ed al secondo minuto potrebbe già essere in vantaggio con un gol non gol impossibile da stabilire.
Ancora Piacenza che arriva bene sulla destra e con Recino che sbaglia un colpo di testa. Il Progresso piano piano si adegua ed impedisce ai biancorossi di girare la palla con la tranquillità iniziale ed il Piace pur gestendo il pallone non riesce più di tanto ad essere pericoloso. Al 18 su un calcio d’angolo la palla esce dall’area dove Cavazza libero calcia un pallone nenche forte che passa sotto le gambe di tutti e si infila. Nulla di nuovo sotto il sole si direbbe, ma da li il Piace perde quel poco di serenità che aveva e comincia una partita fatta di nervi e poca qualità.
L’assedio del secondo tempo è chiaro, ma con tanti palloni buttati in mezzo che sono la gioia di una difesa con nessun rimpallo favorevole in tutte le mischie in area che abbiamo avuto. Rossini inserisce tutti i giocatori offensivi che ha Castelli, Ruiz, D’agostino ma il risultato è quello di intasare troppo la loro area e di fare il loro gioco. Cosi ne esce una sconfitta contro una squadra che ha tirato solo una volta in porta ma è bastato.
La chiosa finale
A mio parere abbiamo avuto troppa fretta di buttare palloni in mezzo sperando in una deviazione o in una mischia favorevole che in questo campionato non abbiamo mai visto. La fotografia di una squadra che cercava troppo quello è la posizione di Corradi che negli ultimi dieci minuti ha finito per fare la punta aggiuntiva quando sarebbe stato molto più opportuno che rimanesse in mezzo al campo a provare ad aiutare Palma a palleggiare per trovare altre situazioni più proficue o anche qualche tiro da fuori. Insomma si riparte quasi da capo ma ogni volta rialzarsi dopo una caduta come questa non è semplice. Il segno della stagione è l’infortunio di Silva nella giornata che l’aveva premiato per le 200 presenze. Ed ora Prato e Ravenna con la necessità assoluta di fare punti.
I punti di vista di Amorini in formato video
Il post partita
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