8 Marzo, la storia di Lara: sofferenza, coraggio e rinascita – AUDIO

8 Marzo, la storia di Lara

8 Marzo, la storia di Lara: sofferenza, coraggio e rinascita. A Radio Sound il racconto di una donna, in occasione della Giornata Internazionale, partita dalla Nigeria per trovare una vita migliore per se stessa e per la sua famiglia.

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Il racconto inizia in Nigeria, quando Lara prende il figlio di due anni e scappa da un compagno violento. Rimane dalla sua famiglia per un po’ di tempo, aiutando anche il padre a coltivare la terra. L’obiettivo è quello di risparmiare i soldi per pagarsi il viaggio per l’Europa. Nel 2001 la porta si spalanca riuscendo a partire per la Francia, ma è costretta a lasciare a casa il figlio di 6 anni. Infatti da sola può avere maggiori possibilità di trovare una sistemazione e un lavoro. L’arrivo a Piacenza però è drammatico: disperata, completamente sola, senza soldi per mangiare e un posto dove dormire.

All’inizio ho davvero sofferto. Ho dormito in stazione a Piacenza per ben due anni. Avevo un compagno e una casa in affitto a Bobbio, ma poi lui ha perso il lavoro e sono tornata in strada.

Lara a questo punto chiede aiuto rivolgendosi alla Polizia e grazie alla Caritas, al Comune di Piacenza e alle assistenti sociali. In particolare trova cibo, un alloggio e persone che l’accompagnano nelle questioni burocratiche e a trovare un lavoro.

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Come ha trovato la forza per rialzarsi?

Sono andata avanti con speranza e questa è stata ripagata dall’aiuto che ho trovato. Queste persone mi sono state vicine e mi hanno dato coraggio. Mi hanno dato una nuova vita.

L’esperienza più dura è stata dormire in stazione a Piacenza, quali sono invece i più belli legati alla sua rinascita

Aver trovato un lavoro. Sono contenta. Poi sono riuscita ad andare in Nigeria a vedere mia mamma e mio figlio che ormai aveva 13 anni”.

Com’è stato incontrare suo figlio dopo circa 7 anni

Mi guardava senza riconoscermi. Poi mia mamma gli ha spiegato chi ero e piano piano si è avvicinato. Aveva scambiato la nonna per la mamma. Ora tutto l’impegno che sto mettendo nel lavoro è per avere una casa e portare la mia famiglia in Italia. Il sogno sarebbe avere la cittadinanza italiana.

C’è posto anche per l’amore?

Ma sì… può darsi, se capita (ride mentre lo dice). 

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Giornata della Donna, il punto con Michele Vaghini, Segretario Cisl Piacenza.

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