
“Avremo un ballottaggio che vede due modelli che si contrappongono e lì sarà la sfida verso gli elettori. Massima apertura da parte nostra all’elettorato, noi abbiamo questa componente civica che ha intercettato molto consenso insieme a una coalizione che fatto la propria parte. E quindi cercheremo di far capire che sono due progettualità diverse, una scelta tra il nostro modo di amministrare che mette al centro la persona, e un altro tipo di amministrare che mette al centro sempre più una logica di partito”.
Il successo della civica vale anche per Tarasconi, come leggere questo dato?
“La gente è un po’ delusa a livello nazionale da alcune dinamiche che l’hanno fatta un po’ allontanare, quindi anche l’astensionismo ha un grosso significato: i politici dovrebbero davvero interrogarsi su questo problema, perché è un problema. L’elettorato cerca invece di guardare le persone, l’interlocutore, il dialogo, quindi va alla ricerca di qualcosa di più concreto. Abbiamo trascorso anni difficili e la gente non ha più voglia di sentire pontificare, la gente vuole sentire risposte”.
Così Patrizia Barbieri commenta la nuova fase che porterà il 26 giugno prossimo al ballottaggio.