
Comitato nazionale culturale storico Giuseppe Verdi, la sua epoca la sua terra. Roberto Fiorentini, giornalista e scrittore lombardo, ha accettato di essere il referente per Cremona. Obiettivo è valorizzare i legami del Maestro con tutti i territori vissuti.
Con il supporto indispensabile di Roberto Fiorentini, è stato costituito, dopo quello di Busseto e Genova, il comitato Giuseppe Verdi a Cremona che avrà una sede operativa nella città del Torrazzo con diversi appassionati, professionisti, amici e addetti ai lavori.
Il Comitato ‘cremonese’ – spiega Giampietro Comolli – sarà sicuramente un punto di riferimento per tutte le opere e iniziative, musicali e non, che avverranno sul territorio cremonese ma non solo. Il legame territoriale fra Villanova, Castelvetro e Cremona fu dallo stesso Verdi oggetto di grande impegno politico, sociale e civile con la perorazione della costruzione della costruzione della nuova e più ampia strada che univa appunto Busseto e Cremona passando per le ” sue terre” che il Maestro era solito fare in calesse con i suoi cavalli.
Giampietro Comolli Presidente del Comitato “Giuseppe Verdi”
Nel suo insieme, il comitato nato a Piacenza continua l’opera di tutela e valorizzazione. Prossima tappa sarà quella di avere anche in Milano una presenza istituzionale. Non fu solo un grande musicista e compositore, ma un personaggio del suo tempo.
La vita lo vide impegnato in politica a rappresentare Piacenza nell’assemblea provinciale, nel Senato del Regno voluto da Cavour e alla Camera dei deputati, eletto nel collegio piacentino-parmense. Per 51 anni villa Sant’Agata di Villanova d’Arda in provincia di Piacenza, fu l’ambiente dove scrisse quasi tutte le opere con il suo parco e la sua cantina. Investì in agricoltura, nella terra piacentina. Fu innovatore.
Qui possedeva 1300 ettari di terreni coltivati con diversi casali agricoli che davano lavoro a oltre 50 famiglie, diverse stalle con bovine da latte, due caseifici dove si produceva il “furmai piasentin”, antesignano dell’attuale Grana Padano Dop.
Il Comitato nazionae sta portando alla fase finale tre grandi iniziative: la definizione della ciclopedonale che da Piacenza, lambendo il fiume Po e la via Emilia, conduce fino a Busseto unendo in un grande anello tutti i punti che hanno visto il Maestro attivo a tutte le età, da giovane musicista ad affermato produttore agricolo. Lo stesso comitato si doterà di un logo – brand che potrebbe essere proposto come icona istituzionale per tutti, su cui stanno lavorando diversi istituti scolastici piacentini, nazionali ed europei.
Si sta concretizzando anche il concorso di idee per la realizzazione di una opera scultore dedicata al Maestro da installare a Piacenza, perché la città ne è sprovvista: forse davanti al teatro Municipale o davanti ingresso stazione ferroviaria. Fra gli obiettivi significativi e strategici del comitato, condivisi in gran parte con l’assessore alla cultura della città di Piacenza Christian Fiazza, c’è il recupero di villa Verdi di sant’Agata come casa-museo nazionale, il recupero e la destinazione culturale-musicale-formativa-didattica dell’ex albergo san Marco.
Il comitato sostiene anche le iniziative private importanti come quelle di Luigi Chini, la pubblicazione che raccoglie documenti e prime teatrali del Maestro di proprietà di Fausto Bonzanini, il museo del territorio della famiglia Pisaroni a Soarza già aperto al pubblico nel palazzo Costa Picasso.
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