Coppa d’Oro, la conferma arriva dall’UE: “Piacenza è un caso particolare, con le sue tre DOP è una capitale europea di eccellenza” – AUDIO

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“L’appartenenza si lega tanto ai nostri tre prodotti, simbolo della nostra storia e della nostra gente”. Con queste parole di Antonio Grossetti, presidente del Consorzio di tutela salumi DOP piacentini si può riassumere la 14esima edizione della Coppa d’Oro. Da anni ormai la Coppa d’Oro rappresenta un evento prestigioso, durante il quale vengono abitualmente premiate figure di caratura nazionale e non solo. Ebbene, per la 14esima edizione è stato insignito anche il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli, purtroppo assente per impegni istituzionali. Premiato anche Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna che ha sottolineato l’importanza che i salumi tipici piacentini rappresentano per tutta la regione e non solo.

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“Piacenza ha dimostrato negli anni di avere un senso di appartenenza ben radicato. Dal 1996 abbiamo tre prodotti che, come recita il disciplinare, si possono produrre solo in questo territorio: e questo è un forte valore di appartenenza”, commenta Roberto Belli, direttore del Consorzio.

Il 2021 è stato un anno complicato, come per tutti, la pandemia ha inciso molto. Però abbiamo chiuso il 2021 con le produzioni pari al periodo pre-pandemia e questo è un grosso risultato”, spiega Belli.

Quali sono le sfide per il futuro?

“Sicuramente siamo un consorzio piccolo quindi dobbiamo lavorare per avere un sempre maggiore impatto nei confronti del consumatore. Nei confronti dei grandi buyer e della grande distribuzione ormai siamo alla vetta, purtroppo però in molti casi manca la conoscenza diretta del consumatore”, spiega Grossetti.

Tanto però è stato fatto…

“Direi molto perché abbiamo vinto un bando europeo e stiamo promuovendo i nostri prodotti in Francia e Germania. In Italia stiamo lavorando molto bene, anche insieme al Ministero e alla Regione. Abbiamo capito che una volta che vengono assaggiati, i nostri prodotti parlano da soli”, conclude il presidente.

Un successo confermato da un testimone più che attendibile, Diego Canga Fano, consigliere principale della Commissione Europea per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, tra i premiati di questa edizione: “Sono molto lieto di essere a Piacenza. L’Italia è il paese europeo con il maggior numero di prodotti DOP, l’Emilia Romagna è la regione con 77 prodotti DOP, Piacenza in questo caso rappresenta un caso particolare: possiamo definirla la capitale europea di questi prodotti di altissima qualità”.

Ma se la Coppa d’Oro celebra chi ha tenuto alto il nome di Piacenza, non potevano certo mancare le eccellenze piacentine tra i premiati.

Tra questi Isa Mazzocchi, chef stellata del ristorante La Palta: “La motivazione è l’attaccamento al proprio territorio e questo premio mi calza a pennello perché sono innamorata della mia Piacenza e certo sempre di metterla nel piatto di chi passa nel mio ristorante”.

E poi il campione di nuoto Giacomo Carini: “Essere celebrati dalla propria città, non potevo chiedere di più. Il senso di appartenenza è un valore molto importante per me: è vero che il nuoto è una disciplina individuale, ma il gruppo di lavoro è fondamentale. Basti pensare a tutte le persone che lavorano con me, è anche da loro che dipende la performance”.

Cibo, territorio, patrimonio artistico culturale sono le più importanti leve di attrazione turistica per il nostro Paese e le nostre produzioni Dop e Igp sono il fiore all’occhiello di un sistema agroalimentare unico al mondo.

Coppa D’Oro ha raccolto questo stimolo, anzi ha voluto contribuire a celebrare questo straordinario evento con una tavola rotonda capace di proporre sinergie e alleanze tra le eccellenze delle nostre produzioni e il nostro patrimonio artistico che non ha eguali, con i grandi protagonisti della cucina italiana, con le fantastiche imprese sportive, con la genialità italiana che da tutti ci è riconosciuta.

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