Enrico Ruggeri ospite alla Cattolica: “La Nazionale Cantanti? Non soltanto solidarietà ma arricchimento personale” – AUDIO

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“Il mio esordio alla Cattolica? Un 15 sul libretto. Vi auguro che la vostra carriera università sia molto migliore della mia”. Ha esordito scherzando il cantautore Enrico Ruggeri, ospite dell’ateneo piacentino per raccontare agli studenti l’impegno costante della Nazionale Cantanti per la solidarietà, con particolare riferimento alle Partite del cuore.

“Decido di fare il cantante, mi diverto, faccio concerti. A un certo punto mi accorgo che mi manca qualcosa: la mia vita è meravigliosa ma ormai è questa, in un loop divertente ma che non può rappresentare la completezza di una vita. Inoltre, se hai un po’ di introspezione, ti rendi conto di vivere in una bolla, distaccato dalla realtà. E quindi inizi a cercare qualcosa. Mi chiamano per propormi l’iniziativa della Nazionale Cantanti e io, amando il calcio, accetto. Non si tratta di senso di colpo, ma di paura, paura di non dare valori veri alla propria vita”.

“La Nazionale Cantanti non è solo beneficenza, è percezione del dolore e dei problemi della società. E qui dal punto di vista personale c’è il grande arricchimento. Ti capita magari di sgridare un tecnico perché non senti la chitarra nella spia durante il concerto, quindi fai un po’ i capricci. Poi il giorno dopo vai in un ospedale a trovare i bambini malati di leucemia. E quindi ti vergogni per quello che hai fatto il giorno prima”.

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