Polizia locale, i sindacati a Zandonella: “Abbia l’umiltà di ascoltare i lavoratori”

La replica dell’assessore Zandonella, se sembra avere l’intendimento di rassicurare gli agenti circa la vicinanza dell’amministrazione alle loro richieste; tuttavia sottende altro. Tra le righe leggiamo qualcosa del tipo #DettoFatto o #DalleParoleAiFatti, tanto per usare hashtag a lui cari; quindi cercare di sminuire lo stato di agitazione che hanno indetto SULPL e CSA in quanto contenente richieste già portate a termine dall’Amministrazione Barbieri; in questo modo pensa di sortire l’effetto di rassicurare sia la PL che i Cittadini. Ma non è così, e ora saremo molto chiari.

“Non è il modo di affrontare lo stato di agitazione”

Innanzitutto vorremmo far notare all’Assessore che non è certo questo il modo di affrontare uno stato di agitazione; questa azione sindacale è una cosa seria. Occorre avere rispetto di chi tutti i giorni rischia sulla strada la propria pelle; avere l’umiltà di ascoltare i lavoratori e prendere in seria considerazione le richieste che provengono dalla base, rappresentate dai loro delegati sindacali. Cosa che fino ad oggi non è stata fatta. Anche il suo comunicato è l’ennesima riprova della mancanza di dialogo con le parti, un comunicato il suo che continua ad essere pura propaganda.

Il Decreto Salvini è Legge da dicembre 2018, Lei ci conferma che ad oggi ancora non si è ancora dato avvio all’attivazione della procedura per la dotazione di Taser alla Polizia Locale. Ci toccherà attendere invano il Taser come l’unità cinofila, che in campagna elettorale sembrava essere una delle sue priorità?!

Per quanto concerne i servizi della Polizia Locale ai privati, lo stato di agitazione non si deve alle numerose manifestazioni in cui la polizia locale è impegnata.

I due sindacati infatti, hanno posto la questione di come si usano i soldi pubblici per eventi privati; si è chiesto anche alla Procura della Corte dei Conti di verificare perché mai, dal 2017, questa amministrazione non si è ancora adeguata; visto che invece è solerte nel farlo quando si tratta ad esempio di distrarre arbitrariamente quote dei Lavoratori destinati al Fondo Pensione prescelto. Il tutto in assenza di una Legge che lo consenta o non applicando quanto previsto dal CCNL, con riferimento alla sezione specifica della Polizia Locale. Restiamo comunque in attesa di conoscere quali saranno le manifestazioni valutate dall’Amministrazione con finalità sociali, benefiche o a valenza pubblica. Inoltre se fosse tutto pronto, in merito al regolamento da Lei citato, perché bocciare un’interrogazione della minoranza?

“Amministrazione inadempiente verso la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”

Questa Amministrazione, ancora peggio, è inadempiente anche verso la normativa sulla Sicurezza nei luoghi di Lavoro, non avendo formato gli RLS; questo comporta ad esempio che, anche durante lo svolgimento dell’ordinaria attività d’ufficio, gli RLS non essendo formati allo scopo, non sono neppure in grado di poter contribuire, ad esempio, alla revisione del DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) per individuare le criticità legate a ciascun intervento.

Vogliamo credere che in buona fede, l’Assessore non abbia compreso le ragioni soggiacenti alla nostra presa di posizione. Se nel documento del nostro stato di agitazione abbiamo fatto la precisazione che il patrocinio del Comune, come puntualizzato da una nota dell’Anci, non esclude il pagamento dei servizi resi dalla PL da parte dell’organizzatore dell’evento, non è stato casuale!

“Manifestazioni organizzate da imprenditori che ne traggono un legittimo guadagno”

Risponda Assessore a una domanda: i venerdì piacentini, il Gola Gola festival, la ciclo-amatoriale Scott, il Giro d’Italia, hanno a suo avviso finalità sociale, benefica o di valenza pubblica per la comunità? A parere di chi scrive altro non sono che manifestazioni legittimamente organizzate da imprenditori che ne traggono un altrettanto legittimo guadagno; le finalità benefiche e sociali sono ben altra cosa, così come la beneficenza è quella cosa che, ad esempio, facciamo noi, per spirito di servizio alla comunità, ogni qualvolta veniamo risarciti per essere stati insultati, vilipesi o minacciati, devolvendo tutto il ricavato ad associazioni di vario genere.
Siamo certi che i Cittadini preferirebbero che l’Amministrazione investisse quei soldi in servizi di pubblica utilità, ad esempio lo sfalcio dell’erba.

Ad essere sinceri, avevamo intuito a tempo debito che la valutazione fosse di competenza dell’Amministrazione, ed è questo infatti il motivo di maggiore preoccupazione.

Questa replica era doverosa, per i cittadini. All’assessore vorremmo fosse chiaro che uno stato di agitazione si discute al tavolo della Prefettura, dinanzi all’Autorità competente e non certo con comunicati estemporanei. Quindi non resta che attendere la convocazione del Prefetto, auspicando l’assenza di ingerenze di ogni tipo.

Assessore esca dal limbo in cui è stato relegato e si schieri dalla parte della sua Polizia Locale, valorizzandola sul serio.

Uno stato di agitazione non può rientrare con la propaganda e le promesse a mezzo stampa, ma solo dimostrando in concreto quanto si è fatto per i Lavoratori e per i Cittadini.

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