Pd: “Gossolengo non è adatto ad un polo logistico”

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Le aree produttive non sono la foglia di fico per coprire altri progetti

Gossolengo non ha  le caratteristiche  per poter ospitare un comparto logistico, perchè zona non strategica come collocazione geografica , lontana dagli 

snodi autostradali e ferroviari, e non adatta per conformazione territoriale. A queste unanimi conclusioni sono giunti tutti gli intervenuti all’incontro organizzato dal Circolo PD di Gossolengo tenuto nei giorni scorsi nella biblioteca comunale che ha visto numerosi partecipanti tra cittadini, ambientalisti, professionisti. 

“Abbiamo voluto approfondire anche dal punto di vista tecnico un tema caldo a Gossolengo – ha sottolineato in apertura il Segretario locale Nicolò Sorrenti – partendo da una visione ampia e di prospettiva”.

Ospiti della serata l’architetto ed urbanista Gian Paolo Passoni, il manager Carlo Merli, il Segretario provinciale del Pd Carlo Berra. 

Sull’utilizzo del termine “logistica” quale parola da utilizzare a coprire, come una foglia di fico, classificazioni urbanistiche diverse si è soffermato l’architetto Passoni. “Solo attraverso indagini pluridisciplinari che tengano conto dei requisiti ambientali e di localizzazione territoriale  – ha affermato-  sarà possibile governare un settore in crescita” . 

Il dott. Carlo Merli, ha affermato che la logistica non è solo magazzino , ma è una parte importante del sistema produttivo che non può essere collocata ovunque, a prescindere da importanti collegamenti sia su strada che su ferrovia. 

“Piacenza ha una posizione strategica, ma ha bisogno di regole chiare in “rete” tra i vari soggetti , per evitare caporalato,sfruttamento speculazioni.  A seguito della pandemia oggi  assistiamo al rientro a casa delle aziende che avevano delocalizzato gli stabilimenti all’estero per convenienza economica – ha sottolineato – Occorre sfruttare questi fenomeni , partendo da amministratori illuminati, con idee chiare, che guardino alla qualità del lavoro ed alla regolarità dei contratti”. 

Numerosi gli interventi. Alcuni hanno posto l’attenzione sul recupero di insediamenti dismessi come l’arch. Benito Dodi, altri, come il Segretario provinciale Carlo Berra, la necessità di un nuovo ordinamento degli enti locali finalizzato ad avere più risorse da veicolare sul territorio, evitando sterili speculazioni.

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