“Difendiamo la sanità pubblica”, presidio dei sindacati domani in via Taverna: “Grande preoccupazione per la situazione regionale”

medicina generale in Emilia-Romagna
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“Difendiamo la sanità pubblica”. Presidio di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl martedì dalle ore 10:00 di fronte all’ingresso dell’ospedale vecchio in via Taverna, a Piacenza.

“C’è grande preoccupazione per la situazione della sanità in Emilia Romagna. Per questo abbiamo aperto una mobilitazione, che prevede, martedì 7,  dalle 10 alle 12, un presidio unitario davanti all’ingresso dell’ospedale vecchio, in via Taverna. In un contesto di grande complessità e dopo una pandemia, che ancora oggi fa sentire i suoi effetti negativi, la Regione sta procedendo ad una riduzione drastica degli organici in tutte le Aziende sanitarie” scrive, in una nota, la Fp Cgil di Piacenza.

La riduzione del turn over

“La riduzione del turn over (il numero di assunzioni rispetto al numero dei pensionamenti) è messa in atto in maniera sistematica dalle singole Aziende sanitarie per produrre risparmi di bilancio che inevitabilmente si traducono però in un calo della qualità dei servizi oltre che ad una depauperazione del sistema di diritti e doveri del personale dipendente – si legge in una nota – Tempi di attesa lunghi, troppo lunghi, presso i pronto soccorso della Regione che fanno il paio con le giornate di ferie maturate e non godute, che in alcuni casi raggiungono numeri a tre cifre, giornate di ferie per le quali diventa impossibile garantirne la fruizione.

Cosi come i lunghi tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali e specialistiche che fanno il paio con le troppe ore di straordinario accumulate dalle lavoratrici e dai lavoratori della sanità, con l’ulteriore beffa che sembra si voglia impedire a lavoratrici e lavoratori il recupero delle ore se non dopo aver fruito della totalità delle ferie. Così non va, vogliamo salvaguardare i beni pubblici, il diritto alla salute e la qualità di vita delle persone che lavorano nel nostro sistema sanitario. Il diritto alla salute è un bene comune e non permetteremo a nessuno di fare cassa sulla pelle delle persone. Chi volesse sostenere la vertenza, che è vertenza di tutte le cittadine e tutti i cittadini per il diritto alla salute,  è il/la benvenuto/a”.

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