
Memoria, Europa, comunicazione, partecipazione, cultura, diritti, gestione del personale e del bilancio dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Tanti temi, un unico filo rosso: l’impegno dell’Assemblea legislativa per i cittadini e la comunità. L’Ufficio di Presidenza di viale Aldo Moro ha assegnato le deleghe per le attività istituzionali ai suoi sette componenti.
Il presidente dell’Assemblea legislativa Maurizio Fabbri (Pd) si occuperà di programmazione e dell’attuazione delle iniziative di comunicazione, informazione e divulgazione riguardanti l’attività dell’Assemblea legislativa, di promozione delle politiche del lavoro, tutela, sicurezza e benessere delle lavoratrici e dei lavoratori nonché della promozione della democrazia partecipata e del coinvolgimento delle giovani generazioni.
La vicepresidente Barbara Lori (Pd), invece, avrà competenza per la promozione di progetti e politiche per la montagna, le aree interne e le periferie, la valorizzazione del capitale sociale, culturale e ambientale, nonché per i rapporti con autonomie locali e le loro rappresentanze istituzionali (Anci, Upi, Uncem, ecc.), il Consiglio delle Autonomie Locali e lo sviluppo di iniziative di collaborazione e rafforzamento; i rapporti con i singoli consiglieri, i gruppi assembleari e le commissioni assembleari, la programmazione delle attività e dei progetti in materia europea, il processo di formazione e attuazione del diritto europeo nonché la delega al coordinamento assembleare in materia di cooperazione internazionale.
Queste, invece, le deleghe del vicepresidente Giancarlo Tagliaferri (FdI): i rapporti con le Istituzioni dell’Unione europea nonchè i rapporti con la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, i rapporti con il Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) e le attività in materia di relazioni con i cittadini e le loro forme associazionistiche per l’esercizio dei diritti di partecipazione.
Al Segretario dell’Assemblea legislativa Luca Pestelli (FdI) vanno i rapporti con il Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale, le azioni e i progetti in materia di tutela delle persone ristrette negli Istituti penitenziari e le iniziative in materia di controllo sull’attuazione delle leggi e di valutazione delle politiche della Regione.
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