Vaccini erogati “per finta” e tamponi spacciati per positivi per permettere alle persone di ottenere il green pass senza dover passare per l’iniezione. Il tutto previo pagamento. Sarà processata Vita Bagnulo, l’infermiera piacentina di circa 50 anni arrestata dai carabinieri di Piacenza nel 2022.
Secondo l’accusa, in sostanza, cittadini che non erano intenzionati a vaccinarsi si rivolgevano all’operatrice sanitaria piacentina per chiedere una “soluzione di comodo”. Le indagini sono partite dalla stessa Ausl: sono stati propri i colleghi della donna a intuire che qualcosa non andava.
La decisione del tribunale, se avviare il processo o meno, era rimasta in stand by per uno scontro di perizie in tema di infermità mentale. Secondo i legali, l’infermiera non era in grado di intendere e di volere all’epoca dei fatti. Una seconda perizia richiesta dal GIP ha determinato che l’infermiera, in realtà, era consapevole di ciò che stava facendo.
Il processo si terrà con rito abbreviato a partire dal prossimo novembre.
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