Gestione delle prime fasi della pandemia, Barbieri risponde a Giardino: “Cinismo che si commenta da solo”

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“Il contegno politico del 2020, che il consigliere Giardino mi attribuisce, ha permesso la piena tutela della salute pubblica dei piacentini, visto che al manifestarsi del primo focolaio Covid a Codogno, in quel tragico 21 febbraio, pur in assenza di provvedimenti sanitari dal parte dell’Ausl, decisi di emettere immediata ordinanza (ordinanza n. 103 del 22/02/2020) di chiusura delle scuole, dei centri diurni per anziani e per disabili. E fummo il primo capoluogo a disporre questo provvedimento, mentre tutti gli altri attesero le decisioni del Governo prima di agire”.

Non tarda la replica del Sindaco Patrizia Barbieri alle parole e alle accuse rivolte dal consigliere Giardino in merito alle prime fasi della pandemia.

“Dovrebbe ben sapere l’aspirante consigliere dei Liberali Piacenza – continua il primo cittadino – che la zona rossa veniva disposta solo dal Governo centrale laddove fossero rinvenuti focolai autoctoni, come rispose l’Assessore regionale alla Sanità Donini, al quale il 22 febbraio – e cioè il giorno dopo la certificazione dei primi casi a Codogno – chiedemmo l’adozione di tale misura per Piacenza. E come confermò l’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sia in un’interlocuzione in call con la sottoscritta sia nella sua successiva visita in città”.

“Il Sindaco, e non altri – continua Patrizia Barbieri – si è assunta la responsabilità di tali decisioni, quando ancora non vi erano provvedimenti sanitari che disponevano al riguardo. I fatti, e non le parole al limite dell’insulto del consigliere Giardino, dimostrano l’intensa attività a tutela dei piacentini che venne resa nel periodo del Covid, anche quando la sottoscritta era malata e pesantemente colpita dal virus. Anche in quel periodo non si è mai abbassata la guardia, mettendo al primo posto la tutela dei piacentini e della loro salute. Una condotta lineare, corretta e trasparente, che ha permesso anche alla nostra città, diversamente da molte altre, di non essere soggetta ad indagini anche penali sulla gestione della pandemia”.

“Nel mio ruolo di Sindaco e Presidente della Provincia – aggiunge Barbieri – ho avuto l’onore di lavorare a stretto contatto con tutti i colleghi Sindaci del piacentino, molti dei quali colpiti dalla malattia, e piangendo tra loro anche una perdita (il compianto amico Sindaco Malchiodi). A fronte di tutto ciò, il bieco cinismo e la totale mancanza di rispetto, non tanto nei miei confronti ma dei piacentini tutti e della loro sofferenza, ci conferma come Giardino abbia ormai abbracciato posizioni del tutto inconciliabili con il nostro sentire e con i valori che ci guidano nel nostro impegno ad amministrare questa comunità”.

La nota di Federica Sgorbati e Jonathan Papamarenghi

“Prima in Italia nel prendere provvedimenti di chiusure a tutela della salute pubblica assumendosene in toto la responsabilità ancora in assenza di disposizioni dell’Ausl o del Governo; prima nell’adottare provvedimenti di emergenza per fronteggiare i problemi che andavano dal fronte sanitario a quello sociale ed economico; prima anche nel fare da collettore delle istanze non solo della sua città ma anche di tutta la provincia. Questo ha fatto Patrizia Barbieri in quei drammatici momenti dell’emergenza sanitaria, e leggere oggi chi, seppur nella foga della campagna elettorale, punta il dito contro il suo operato, dimostra la mancanza di argomenti di certi personaggi che mai hanno offerto il proprio apporto in quei frangenti, nei quali proprio la fermezza del nostro Sindaco ha permesso di realizzare quello che da molte parti è stato definito positivamente come “sistema Piacenza”.

“Siamo onorati di aver avuto la possibilità di aiutare Patrizia Barbieri, per quanto abbiamo potuto, anche in quei duri giorni in cui il virus ha colpito anche lei, mentre ci rassicurava circa il suo impegno in prima linea nell’affrontare l’emergenza e tutelare i piacentini. Mai un solo minuto è venuta meno al suo ruolo ed al presidio su ogni fronte, non sottraendosene mai, nemmeno durante la malattia e la quarantena.
Un ruolo che, nel dimostrare l’estremo amore ed abnegazione per la città e i piacentini, ha permesso di contenere la pur già pesantissima mannaia della pandemia, con una determinazione ed una visione che ha fatto da collante sul territorio, anche assieme agli straordinari sanitari piacentini ed alle diverse realtà che si sono attivate. Tra i tantissimi riconoscimenti pervenuti, ci piace ricordare quello portato dal Generale Sergio Santamaria che in un gremito Palazzo Gotico ha ricordato a tutti gli alpini presenti quanto ha fatto e quanto è stato indispensabile il sindaco Barbieri, per Piacenza durante la pandemia.
Ecco, a fronte di chi oggi mancando di rispetto a chi ha combattuto una guerra così cruenta, e magari non c’è neanche più, strumentalizza temi sui quali dovrebbe esserci solo lavoro e raccoglimento, noi invece vogliamo dire una volta di più grazie a Patrizia Barbieri, che è stata esempio encomiabile di come si comporta una vera donna delle istituzioni anche nei momenti più duri della storia”.

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