Bonus mobili 2021

Bonus Mobili 2021
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Rispetto alla scorsa edizione, la versione 2021 del bonus si contraddistingue per un innalzamento del tetto di spesa da 10 mila a 16 mila euro (importo massimo). La detrazione resta del 50% delle spese documentate per l’acquisto di mobili e di elettrodomestici.

Dr. Gianluigi Boselli

Via Manfredi Giuseppe, 23 – 29122 Piacenza (PC)
Tel 0523 453120

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La nuova Legge di Bilancio 2021 già approvata alla Camera e ora al Senato ha previsto novità per il bonus mobili. In particolare è stato innalzato il tetto di spesa da 10 mila a 16 mila euro e il bonus è stato riconfermato anche per il 2021. La detrazione resta del 50% delle spese documentate per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici in fase di ristrutturazioni edilizie.

Il bonus mobili riguarda l’acquisto di armadi ma anche mobili più piccoli come comodini, materassi, apparecchi per l’illuminazione, sedie, mensole: la spesa documentata si può portare in detrazione sulla dichiarazione dei redditi al 50% spalmati per 10 anni. Ad esempio se si spendono 10 mila euro si recuperano 500 euro all’anno per dieci anni sulla dichiarazione dei redditi. Si può ricevere il bonus per l’acquisto anche di grandi elettrodomestici.

Come ottenere il bonus

Facendo riferimento alle indicazioni fornite dall’agenzia delle Entrate per la scorsa edizione, la detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche). Il bonus spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio.Per esempio, se le spese per ristrutturare l’immobile sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici non spetta a nessuno dei due.

Indispensabile una ristrutturazione edilizia

Per avere l’agevolazione è indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia (e usufruire della relativa detrazione), sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali. La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio, o quando i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente. Quando si effettua un intervento sulle parti condominiali (per esempio, guardiole, appartamento del portiere, lavatoi), i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti. Il bonus non è concesso, invece, se acquistano arredi per la propria abitazione.

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Gli acquisti coperti dalla detrazione

Per quanto riguarda i mobili nuovi, la detrazione spetta per l’acquisto di letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione. È invece escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi, altri complementi di arredo. Quanto invece ai nuovi elettrodomestici, il bonus copre l’acquisto di quelli con classe energetica non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga), come rilevabile dall’etichetta
energetica. L’acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia stato ancora previsto l’obbligo. Rientrano nei grandi elettrodomestici, per esempio: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici,
lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori
elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Le modalità del pagamento

Per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

I documenti da conservare

I documenti da conservare per vedersi riconosciuta l’agevolazione sono la ricevuta del bonifico; ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito); documentazione di addebito sul conto corrente; fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

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