Era Goethe a dire che «gli Appennini sono un pezzo meraviglioso del creato». La pensa allo stesso modo Maddalena Scagnelli, da 24 anni direttrice artistica e animatrice instancabile di Appennino Festival, la rassegna di musica, poesia e cammino che porta concerti ed eventi nei luoghi più remoti e suggestivi dell’Appennino.
Anche il 2025 non fa eccezione: la rassegna, organizzata grazie al contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Regione Emilia-Romagna, del Ministero per i beni e le attività culturali, della Banca di Piacenza, della Camera di Commercio Emilia e di diversi sponsor privati, oltre che con la collaborazione dei comuni del territorio coinvolti, propone diciannove appuntamenti.
Gli eventi
Si parte il 3 agosto al Passo Sella dei Generali nel comune di Coli con il concerto sul pascolo “Incanti d’Appennino” che vedrà protagonisti l’oboista dei Berliner Philarmoniker Christoph Hartmann accompagnato dal figlio Franz (anche lui oboista) e i cori Val Curiasca, di Mareto ed Eco di Valle. A chiudere, il 28 settembre a Calendasco, saranno le “Correnti”: questo il titolo dell’evento che vedrà protagonisti la clavicembalista Paola Poncet e gli allievi della classe di clavicembalo del Conservatorio Nicolini di Piacenza con Silvia Sesenna al clavicembalo, Tommaso Battilocchi alla spinetta e il Gruppo Enerbia.
In mezzo ci sono tanti appuntamenti che animeranno l’Appennino piacentino da Zerba a Vernasca, da Pradovera a Caminata, ma anche quello parmense con i consueti appuntamenti al Museo Guatelli di Ozzano Taro e Borgo Val di Taro: spazio ai repertori sacri e profani delle Quattro Province e a quelli delle Alpi, alle sonorità delle tradizioni mediterranee e di quelle venete e all’omaggio al poeta Giorgio Caproni e al rinascimento europeo.
Tanti ospiti
Tanti sono gli ospiti, dal violista Pietro Scalvini all’ensemble di Maria Moramarco, dal giovane trombettista Valentino Caico al liutista Michele Pasotti, dalla polistrumentista Anissa Gouzi, alla Banda Ikona fino ad Ambrogio Sparagna, già concertatore della Notte della Taranta; non mancheranno neppure i numerosi gruppi locali che mantengono viva la tradizione del canto polivocale maschile e le coppie tradizionali di piffero e fisarmonica che animano le iniziative dedicate al repertorio originale di danza delle Quattro Province.
La rassegna è stata presentata a Palazzo Rota Pisaroni dalla direttrice artistica Maddalena Scagnelli e da Robert Gionelli, consigliere d’amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano: presenti anche il direttore commerciale della Banca di Piacenza Francesco Passera, il sindaco del comune di Farini Marco Paganelli, il vicesindaco del comune di Rivergaro Gabriele Scagnelli e il presidente della “Via degli Abati” Giuseppe Noroni.
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