Uno spettacolo sempre più raro, ma che è ancora possibile ammirare anche a Piacenza. Nell’Orto Frutteto di Santa Maria di Campagna, a due passi dal centro storico della città, è in corso in questi giorni una vera e propria “accensione” naturale: decine e decine di lucciole illuminano le sere di giugno, dando al parco di via Tramello un tocco quasi fiabesco.
Brillano le lucciole, la spiegazione di Cosmonauti
“Un rituale affascinante – spiega Cosmonauti, associazione che gestisce da anni lo spazio verde – e al contempo il segnale di un luogo in equilibrio. Le lucciole, o Lampyridae, nome scientifico della famiglia di coleotteri a cui appartengono, sono sempre meno presenti sul territorio nazionale, in particolare nelle zone densamente urbanizzate. Vedere le lucciole in città è un fatto tutt’altro che scontato; significa che l’ambiente in cui vivono è stato preservato da agenti chimici e luminosi dannosi, ed è capace di supportare anche altre specie, in particolare insetti impollinatori e piccoli animali notturni”.

Brillano le lucciole, un habitat favorevole
“Il risultato è un habitat favorevole alla loro riproduzione: le lucciole emettono luce per attirare il partner nella stagione degli accoppiamenti, comportamento in grado di sopravvivere solo in ambienti poco disturbati. Un indicatore ecologico importante – sottolineano -, la presenza delle lucciole suggerisce un luogo sano, anche per le persone. Oggi il buio naturale è quasi del tutto assente nelle città e questa è anche un’opportunità per poterne godere nuovamente”.

Appuntamento per giovedì 19 giugno
Ecco perché, giovedì 19 giugno scorso, Cosmonauti ha accolto la cittadinanza all’Orto Frutteto di Santa Maria di Campagna, per un appuntamento serale dedicato all’osservazione delle lucciole. Un’occasione per beneficiare insieme dell’area verde e anche per riflettere sul valore che assumono queste “oasi” nel contesto urbano: «Sono spazi ricreativi e veri e propri presìdi ecologici – aggiunge l’associazione -; non è solo una questione estetica, ma un segnale concreto che la biodiversità può sopravvivere anche in centro città se le si dà questa possibilità. In primo luogo, tutelando i preziosi polmoni urbani ancora presenti e continuando a prendersene cura».
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