Covid, contagi ancora in aumento del 31,8%: “L’Ausl invita i cittadini a non abbassare la guardia”. Quindici positivi tra i profughi ucraini: “Ma sono oltre 370 quelli che non hanno ancora fatto il tampone”

A Piacenza sono ancora in aumento, per la seconda settimana consecutiva, i nuovi contagi da Covid19. È quanto emerge dal report settimanale pubblicato oggi dall’Azienda Usl di Piacenza: https://www.covidpiacenza.it/situazione-covid-19-a-piacenza/

positivi passano da 746 a 983, con un incremento del 31,8%. L’aumento dei casi è generalizzato: in Italia si registra un +40,7%, in Lombardia un +45% e in Emilia-Romagna un +39,3%.

Se si analizzano i nuovi positivi su 100mila abitanti, si può notare che Piacenza ha comunque un tasso di incidenza molto più basso della media nazionale (346 a fronte di 824) e regionali (532).

Nella settimana scorsa si sono eseguiti 6706 tamponi, in linea con la settimana precedente: la percentuale dei nuovi positivi rispetto al numero di test eseguiti sale dall’11,4% al 14,7%.

Anche la situazione nelle Cra questa settimana fa emergere un aumento dei contagile nuove diagnosi tra gli ospiti sono 23, cui se ne aggiungono 10 fra gli operatori.

La crescita dei casi positivi si ripercuote ovviamente sui numeri delle persone in isolamento e quarantena, che passa da 1101 a 1362.

Un ulteriore segnale di incremento arriva, ancora una volta, dalle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale. Le chiamate medie giornaliere sono salite da 28,3 a 34,1: nella scorsa settimana sono stati 239 i cittadini che hanno richiesto l’intervento delle squadre.

Al momento non si hanno invece ripercussioni significative sulla rete ospedaliera. La media giornaliera degli accessi in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid rimane attestata su 4 casi.

I ricoveri in ospedale continuano, per ora, a scendere. La media settimanale è di 46 (erano 62 nei sette giorni precedenti). Il 20 marzo si contavano 39 degenti positivi. Stazionaria anche la situazione in Terapia intensiva, con tre casi. I decessi della settimana sono 4, tutti ultraottantenni.

Per quanto riguarda la vaccinazione, si conferma una stagnazione nell’incremento della copertura vaccinale. Nella settimana scorsa sono state fatte 2721 somministrazioni; in larga parte si tratta di III dosi. La percentuale dei vaccinati rispetto alla popolazione vaccinabile over 12 si attesta ancora sul 90,2%.

Al momento si mantengono molto basse anche le prenotazioni: appena 122 persone per il ciclo primario, 1.604 per il booster, 181 per la quarta dose.

Visti i numeri di richieste registrati in queste settimane, dal 21 marzo la rete dei centri vaccinali è stata riorganizzata secondo le seguenti modalità:
– l’hub di Piacenza Arsenale è aperto da lunedì a sabato, dalle ore 11 alle 18, anche per favorire la vaccinazione dei rifugiati ucraini

– a Castel San Giovanni le vaccinazioni si eseguono nell’ambulatorio Avis in ospedale
– a Fiorenzuola al punto prelievi (ex Macello).
In entrambe le sedi gli appuntamenti sono state organizzati in modo da non creare attese e assembramenti per i cittadini che hanno prenotato.

Rimangono inoltre disponibili le sedi di Bettola (Sala polivalente) e Bobbio (ospedale) nelle quali si prevedono sedute a cadenza periodica modulate sulla base delle richieste pervenute.

Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicate le sedute nelle quali è possibile il libero accesso per gli over 12 sia le giornate dedicate alla fascia 5-11 anni.

Per quanto riguarda il vaccino Novavax, è prevista una mattinata di somministrazione il 29 marzo.
In riferimento alla IV dose, possono accedere alla somministrazione i cittadini con fragilità, dai 12 anni in su, che abbiano già completato il ciclo vaccinale primario con tre dosi dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 giorni) dalla dose addizionale. È possibile prenotare un appuntamento chiamando il numero 800 651 941 oppure recandosi a uno degli sportelli CUP del territorio. Sarà il medico vaccinatore del Centro vaccinale in fase di anamnesi a effettuare il controllo clinico sulla eleggibilità alla quarta dose per procedere con la somministrazione.

“Invitiamo i cittadini – è l’appello di Giuliana Bensa, direttore generale ad interim dell’Azienda Usl di Piacenza – a non abbassare la guardia e a mantenere ancora attive tutte le misure di distanziamento che ormai ben conosciamo, per evitare di favorire un’ulteriore circolazione del virus”.

Aggiornamento Emergenza profughi ucraini

Attualmente sono 1.163 i profughi per i quali è stato emesso emesso il codice STP (stranieri temporaneamente presenti).

I tamponi eseguiti sono 767; 15 i positivi finora accertati.

Delle 371 persone senza tampone, 183 sono risultate prive di un contatto telefonico, 90 sono minorenni. Per le 188 di cui si dispone il recapito telefonico, l’Ausl sta procedendo con un contatto tramite chiamata o sms con invito a presentarsi per il ritiro del codice STP e l’effettuazione degli accertamenti sanitari.

I profughi sono per la maggior parte donne (69%). Tra le classi d’età più rappresentate ci sono quella tra 19 e 49 anni (512) e i minori di 19 anni (539)

L’ambulatorio mobile attivo dietro alla Questura è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle 18. Qui vengono eseguiti i tamponi antigenici rapidi per la diagnosi di eventuale infezione da virus SARS-CoV-2 e la verifica dello stato vaccinale con proposta di somministrazione di quelle mancanti. Ai bambini (fino a 14 anni) e adulti viene poi prenotato un appuntamento rispettivamente presso la Pediatria di Comunità o Medicina delle Migrazioni per la presa in carico specifica.

Per favorire la presa in carico dei profughi ucraini che nei giorni scorsi non hanno seguito il percorso per ricevere l’assistenza sanitaria offerta dall’Azienda Usl di Piacenza, è prevista l’attivazione di due postazioni in Provincia:
– a Fiorenzuola, nel punto vaccinale (centro prelievi) ex Macello giovedì 24 marzo dalle ore 14 alle 17;
– a Castel San Giovanni, nel punto vaccinale in ospedale (sede Avis) venerdì 25 marzo dalle ore 14 alle 17.

Nei due centri è possibile, con accesso riservato a profughi ucraini, ritirare o generare l’STP, fare un tampone antigenico, fare la vaccinazione anti Sars-COV-2, verificare lo stato vaccinale e ricevere un appuntamento per la presa in carico in Pediatria di Comunità o Medicina delle Migrazioni, a seconda dell’età.

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