La Boxe Piacenza vince il bando per la palestra, la Salus denuncia: “I meriti sportivi non sono stati considerati”

Dopo sessant’anni di presenza ininterrotta, la Salus et Virtus Piacenza è costretta a lasciare il palazzetto dello sport di via Fratelli Alberici. Il bando comunale per la gestione dell’impianto, valido per il prossimo quinquennio, è stato assegnato alla Boxe Piacenza, che ha presentato un’offerta economica solo di poco superiore rispetto a quella della storica società salussina (circa 500 euro) ed un progetto di ammodernamento dell’impianto piú strutturato dei rivali.

Una differenza minima dal punto di vista economico, ma sufficiente a segnare una frattura profonda nel mondo del pugilato cittadino. Dal punto di vista della Salus et Virtus, la decisione del Comune ha lasciato spazio a un forte senso di rammarico e di defraudazione, perché – secondo la società – non sarebbero stati adeguatamente considerati i meriti sportivi, educativi e sociali costruiti in decenni di attività.

Via Alberici non è stata soltanto una palestra, ma un luogo di formazione sportiva e umana, capace di accogliere generazioni di ragazzi, spesso sottraendoli a contesti difficili e offrendo loro un percorso di disciplina, rispetto e crescita personale. Un lavoro quotidiano portato avanti con continuità dal maestro Roberto Alberti, che negli anni ha sostenuto l’attività anche con ingenti sacrifici economici personali e familiari, rendendo la Salus et Virtus un punto di riferimento per il pugilato piacentino.

Il valore di questo percorso è testimoniato anche dai risultati agonistici. Il nome che più di tutti rappresenta l’eccellenza sportiva cresciuta alla Salus è quello di Roberta Bonatti, atleta formatasi interamente nella palestra di via Alberici. Nel corso della sua carriera ha disputato circa 150 incontri, conquistando risultati di assoluto rilievo a livello nazionale e internazionale. Bonatti ha vinto cinque titoli italiani assoluti Elite, ha indossato più volte la maglia azzurra e ha conquistato podi europei e internazionali. Nel 2020, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, ha esordito anche nel pugilato professionistico, sempre sotto la guida del maestro Alberti.

Dal fronte vincitore, la Boxe Piacenza guarda ora al futuro. Il presidente Orsi ha dedicato il successo del bando al padre e ha presentato un progetto che prevede come detto, l’ammodernamento dell’impianto e una maggiore apertura al quartiere, dichiarando al tempo stesso la disponibilità a un dialogo con la Salus et Virtus per possibili collaborazioni.

Resta tuttavia aperto il dibattito cittadino. In molti si interrogano sull’opportunità di una scelta che, a fronte di una differenza economica contenuta, comporta l’uscita da via Alberici di una ASD centenaria, insignita della Stella d’Oro del CONI e da sempre impegnata anche sul piano sociale. Una decisione che, per la Salus e per chi ne ha fatto parte, rischia di cancellare non solo una sede storica, ma un patrimonio umano, sportivo e culturale costruito in oltre mezzo secolo di attività.

A rendere ancora più evidente il peso umano di questa vicenda è il messaggio pubblico diffuso da Roberta Bonatti, che racconta cosa abbia rappresentato la Salus et Virtus nella sua vita e in quella della sua famiglia, ricordando come via Alberici non sia soltanto un luogo fisico, ma uno spazio di memoria, valori e identità.

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