Il Festival del pensare contemporaneo si chiude con il grande annuncio: “Piacenza si candida a Capitale europea della cultura” – AUDIO, VIDEO e FOTO

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Piacenza si candida a Capitale Europea della Cultura. Lo ha annunciato il sindaco Katia Tarasconi durante la serata conclusiva del Festival del Pensare Contemporaneo.

“Comunità. Dialogo. Speranza. Sono queste le tre parole che scelgo per salutarvi, al termine di giornate intense, in cui Piacenza si è trasformata in una grande piazza del pensiero, della musica, delle idee”, ha detto il primo cittadino.

“Abbiamo respirato la bellezza di confrontarci, di ascoltarci, di lasciarci sorprendere. Abbiamo visto una comunità viva, capace di aprirsi al mondo senza paura, con la forza di chi sa che il dialogo è il seme più prezioso per costruire insieme. E proprio perché questo Festival ci ha dimostrato che Piacenza è pronta a pensare in grande, oggi voglio condividere con voi un sogno che diventa impegno: la nostra città si candida a Capitale Europea della Cultura”.

“È un cammino che parte da qui, dall’energia che abbiamo vissuto in questi giorni. Un cammino che chiede a ciascuno di noi di continuare a crederci, di custodire questa passione e di portarla oltre i confini del festival, oltre i confini della città. Piacenza ha dimostrato che sa essere cuore e voce. Ora vuole diventare anche simbolo europeo di cultura, creatività e speranza. Grazie a tutti, e che questo sia solo l’inizio”.

Piacenza Capitale europea della Cultura

“In chiusura del Festival voglio condividere con voi un annuncio importante: Piacenza si candida a Capitale Europea della Cultura 2033. Non è un sogno astratto: il titolo viene assegnato ogni anno a due città di Paesi diversi, secondo un calendario a rotazione. Non ci si può candidare in qualunque anno, ma unicamente quando è il turno del proprio Paese: nel 2033 toccherà all’Italia e vogliamo giocarci questa occasione”.

Nel 2026 uscirà il bando europeo; nel 2027 saranno scelte le città finaliste, e la nomina della vincitrice arriverà tra la fine del 2027 e l’inizio del 2028. Partire adesso significa avere quasi due anni per costruire insieme un dossier solido, condiviso e convincente.

“Questa non sarà la candidatura di pochi, ma di tutta la città. Lavoreremo con Rete Cultura Piacenza, con la Fondazione di Piacenza e Vigevano, con la Fondazione Teatri, con le università, le associazioni, le imprese, le realtà culturali e con tutte le cittadine e i cittadini che vorranno contribuire. Ho informato anche il presidente della Regione Emilia Romagna, Michele De Pascale e sono grata per la vicinanza istituzionale: ringrazio il vicepresidente Vincenzo Colla per essere qui, stasera, a testimoniare il sostegno della Regione”.

“Abbiamo già raccolto il sostegno convinto della Fondazione di Piacenza e Vigevano: grazie al presidente Roberto Reggi. E chiederò ad Alessandro Fusacchia, curatore del Festival, di aiutarci ad avviare questo lavoro e a individuare le professionalità migliori per accompagnare la candidatura”.

“Il Festival del Pensare Contemporaneo dura quattro giorni l’anno: sembra un raccolto, ma è soprattutto una semina. Finisce stasera, ma per certi versi comincia stasera: sarà il cuore culturale che ci guiderà in questa nuova, grande scommessa. Piacenza ha la storia, le energie e le competenze per affrontarla. Adesso tocca a noi, insieme”.

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