Il viaggio a Parigi e il ritorno sul campo di padel: “Il defibrillatore restituisce la vita”. Tante emozioni al Memorial Saltarelli – AUDIO e FOTO

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Tutti possono usare un defibrillatore, anzi: tutti devono usare un defibrillatore quando ci si trova di fronte a un caso di arresto cardiaco. Lo sanno bene le persone salvate e lo sanno altrettanto bene le persone che hanno salvato. E nella Giornata Mondiale del Cuore, a Piacenza, salvati e salvatori hanno la possibilità di incontrarsi e stringersi in un emozionante abbraccio. Nella nostra città, Progetto Vita ha celebrato questa giornata a Palazzo Farnese. Il Memorial Saltarelli rappresenta un momento suggestivo e importante.

Sono intervenuti l’assessore alla cultura del Comune di Piacenza Cristian Fiazza, viceprefetto Francesca Filici Vaccari, Augusto Pagani, Presidente Ordine dei Medici, Enrica Rossi -Direttore Emergenza Territoriale 118, Paolo Rebecchi consigliere nazionale di ANPAS, coordinatore di Anpas, e ovviamente Daniela Aschieri, responsabile scientifico di Progetto Vita.

E’ stata poi la volta delle storie, di chi è sfuggito alla morsa dell’arresto cardiaco con l’utilizzo del defibrillatore. E le storie di chi ha salvato, premiato per il proprio intervento.

L’importanza del defibrillatore nelle strutture sportive

Uno dei casi significativi è il salvataggio di Gianluca Groppi. Era la sera del 16 aprile 2025, quando Gianluca Groppi stava giocando a Padel a Piacenza presso una struttura sportiva. Improvvisamente è sopraggiunto un malore e si è accasciato a terra. Immediata la chiamata al 118 a cui hanno risposto gli Operatori di Centrale Operativa Davide Zanni e Marina Chiusa che hanno attivato il codice blu.

Il caso ha voluto che al bar si trovasse un Tiziano Marchini soccorritore di CRI fuori servizio (non è presente) e su un campo limitrofo stesse giocando un medico: dott. Matteo Guglielmi, entrambi sono intervenuti, utilizzando il defibrillatore in dotazione all’impianto, con una sola scossa il cuore è ripartito,  in attesa dell’arrivo dell’Equipaggio di Pubblica Assistenza Croce Bianca composto da Autista Giorgio Baldini, Team Leader Matteo Ghizzoni, Soccorritore Maria Elena Mazzoni, Soccorritore Alessandro Beghi e dell’Equipaggio dell’Automedica del 118 di Piacenza composto da Drssa Rovica Savciuc e infermiera Kezia Vigevani che hanno stabilizzato il paziente e lo hanno trasportato in ospedale.

Gianluca Groppi è stato salvato perché l’impianto sportivo aveva un defibrillatore, ben visibile con accesso libero. Perché erano presenti due giocatori che sono intervenuti immediatamente con il defibrillatore, senza esitare, mentre veniva allertato il 112, intervenuto dopo pochi minuti. Questa testimonianza ancora una volta premia la strategia messa in atto da Progetto Vita: Defibrillatore e cultura alla prevenzione cardiologica salvano vite umane.

Col defibrillatore si torna a vivere

Il Dr. Matteo Guglielmi racconta quei drammatici momenti. “Stavo giocando a padel, una partita tra amici, quando a un certo punto si è sentito il classico richiamo a un dottore: un signore era svenuto in campo. Mi accorgo che c’era già un altro soccorritore, Tiziano Marchini, che stava intervenendo, stava già massaggiando. Ho chiesto che mi venisse portato il defibrillatore presente nella struttura, l’ho applicato e il cuore ha ripreso il ritmo in pochissimi minuti. E’ stato emozionante rivedere Gianluca dopo qualche giorno e so che Gianluca riprenderà a giocare a padel, riprenderà l’attività sportiva. Questo è molto importante: mettere in evidenza il fatto che c’è stato un intervento tempestivo grazie al defibrillatore che era presente nella struttura”.

Gianluca Groppi ha voluto rivolgere un messaggio ai presenti, un videomessaggio dal momento che si trova attualmente a Parigi. “Il fatto che io sia a Parigi è la migliore testimonianza dell’utilità del defibrillatore, perché se non ci fosse stato il defibrillatore, se non ci fossero stati Matteo Guglielmi e Luciano Martino che mi hanno defibrillato io sarei morto il 16 aprile 2025, è inutile che ci giriamo attorno: io ero morto e defibrillandomi mi hanno restituito la vita. Questo fa capire come sia importantissimo che ci siano sempre più defibrillatori e che le persone non abbiano paura di utilizzarlo, perché non c’è bisogno di essere degli esperti, l’importante è farlo e farlo il più rapidamente possibile, perché solo la rapidità ha permesso a me di essere qui a salutarvi e non purtroppo essere morto”.

Le tante altre storie e gli “angeli salvatori”

Il giorno 22 ottobre 2024 il signor Luigi Munaco’ di 86 anni, si trovava presso la propria abitazione quando è stato colpito da malore. Immediata la chiamata al 118 a cui hanno risposto gli Operatori di Centrale Operativa 118 che hanno inviato sul posto l’Equipaggio della Pubblica Assistenza di Castelsangiovanni  con l’autista Fabrizio Artocchini, i soccorritori Claudia Ottavia Boselli e Davide Molinelli che hanno defibrillato il paziente,  stabilizzato in seguito dall’Equipaggio dell’auto infermieristica del 118: l’autista Emanuele Scalzo e l’ infermiere Fabio Gentili e dall’Equipaggio dell’automedica del 118 di Piacenza con la Dott.ssa Enrica Rossi, infermiere Massimiliano Casella, autista Moreno Arancio che ha accompagnato il paziente in ospedale.

Luigi Fava e l’importanza della guida degli operatori del 118

Il 3 febbraio 2025  il signor Luigi Fava di 53 anni è stato improvvisamente colto da malore presso la propria abitazione a San Bernardino di Bettola, provvidenziale la presenza della moglie Laura Ponticelli, che ha chiamato il 118, e, grazie alla guida degli operatori di centrale operativa Alice Manfredi e Giovanni Di Lalla, che hanno attivato il codice blu, la moglie ha praticato il massaggio cardiaco fino all’arrivo dell’equipaggio di Croce Rossa di Farini, con i soccorritori Giada Rossi e Bruna Albertelli , dell’auto infermieristica di Farini con Autista-soccorritore Marco Bighi e Infermiere Renzo Donzelli che hanno applicato il defibrillatore, erogate 12 scariche fino alla ripresa del ritmo.  l’Equipaggio dell’Elisoccorso di Parma composto da Csv Salvatore Salvo, Infermieri Marina Chiusa e Silvia Grassi, Pilota Alessandro Meliddo e il dott. Luca Cattaniha stabilizzato il paziente e lo ha condotto all’Ospedale di Parma per proseguire le cure.

Luca Francesco Cattaneo, determinante la presenza del Dae nell’azienda

Il 17 febbraio 2025 intorno alle 12, un uomo di 57 anni, Luca Francesco Cattaneo, si trovava per lavoro presso la Ditta River di Podenzano, quando improvvisamente è caduto a terra privo di conoscenza. Immediato l’allarme al 118 da parte dei colleghi presenti: Renato Cancelli e Giovanni Bertuzzi, a cui hanno risposto gli Operatori di Centrale Operativa Bastiano Congiu e Giovanni Di Lalla che hanno attivato il codice blu. I primi soccorritori sono stati guidati telefonicamente alle manovre di rianimazione dagli operatori 118 di Parma, in attesa dell’arrivo del defibrillatore, presente all’esterno della ditta, ad uso pubblico. Provvidenziale anche l’intervento di Giulia Vaghetti,una volontaria di Croce Rossa allertata grazie all’App DAE RespondER  e intervenuta sul posto partecipando alla defibrillazione del paziente insieme ai testimoni dell’accaduto.

In pochi minuti sono giunti sul posto anche l’equipaggio della P.A. San Giorgio con l’autista Claudio Tamborlani, Soccorritore Graziella Casamonti e tirocinante Alessandra Guarnieri, l’equipaggio dell’automedica di Piacenza con il Dott Massimo Faggiani, Infermiere Simone Angelini, Autista Mattia Roveda, e l’Equipaggio dell’Elisoccorso di Parma con CVS Claudio Robuschi, Infermieri Daniela Borchieri e Giorgia Pinto, Pilota Anastrelli e dott.ssa Alessandra Della Giovanna che ha stabilizzato il paziente e lo ha trasportato all’Ospedale di Parma.

Maximilian Gazzola e la prontezza dei cittadini

Il giorno 26 aprile 2025 a Piacenza Maximilian Gazzola di 50 anni è stato colto da malore mentre stava guidando all’altezza di Via Cella a Piacenza. Fortunatamente è riuscito ad accostare l’auto. Alcuni passanti che hanno assistito all’episodio hanno allertato il 118. Immediato l’arrivo dell’Equipaggio di Croce Rossa di Piacenza composto dai Soccorritori Alberto Castellani, Corrado Vigevani, Giovanni Gardella, che ha defibrillato il paziente, seguito dall’intervento dell’Equipaggio dell’automedica del 118 di Piacenza composto da Drssa Erika Poggiali, infermiera Kezia Vigevani e autista Soccorritore Marco Schiavi che ha stabilizzato il paziente e lo ha condotto in Ospedale.

Giuseppina Mesoraca

Il giorno 18 maggio 2025 a Monticelli la signora Giuseppina Mesoraca di 65 anni si trovava presso il proprio domicilio quando è stata colta da malore. Immediata la chiamata al 118 e l’attivazione del codice blu da parte degli operatori di centrale operativa 118 Nicola Dedonno, Giorgio Ferlazzo, Francesca Puglia che hanno inviato sul posto la Pubblica Assistenza di Monticelli con i soccorritori Paolo Mezzadri e Dario Viaroli che ha defibrillato la paziente, seguito dall’intervento dell’Equipaggio dell’automedica del 118 di Piacenza composto da Dr Giovanni Gualerzi, infermiere Matteo Beghi e autista Soccorritore Andrea Gatti, dall’equipaggio del 118 di Roveleto di Cadeo composto da infermiere Carlo Maini e autista Soccorritore Enrico Villaggi, e dall’equipaggio di Elisoccorso di Parma composto da CVS Chiusa Marian, inf Emanuela Zanni, Pilota Alessandro Meliddo, Dr Francesco Mainardi che ha stabilizzato la paziente e l’ha condotta in Ospedale. 

Luigi Pezzoli

Il giorno 8 settembre 2025 a Monticelli d’Ongina, un signore di 86 anni, Luigi Pezzoli è stato colto da malore mentre si trovava presso la propria abitazione. Immediata la chiamata al 118 da parte dei familiari, e tempestivo l’arrivo dell’Equipaggio della Pubblica Assistenza di Monticelli composta da Giordano Rossi e Dario Viaroli che ha defibrillato il paziente facendo ripartire il cuore. Intervenuto anche l’Equipaggio del118 di Roveleto di Cadeo composto da inf Alessandra Agosti e aut Nicola Meloni che ha stabilizzato il paziente e lo ha condotto presso l’Ospedale di Cremona. Il signor Luigi si è ripreso, sta bene, si trova a casa in convalescenza.

I salvatori sono stati premiati dai loro salvati, dalle autorità presenti e dal cd di Progetto Vita Daniela Aschieri, Ernesto Grillo, Paolo Rebecchi, Gaetano Rizzuto, Sante Ludovico.

Nuovi defibrillatori per il territorio

Nel corso della giornata è stato consegnato un defibrillatore al Liceo Scientifico San Benedetto, acquistato con il ricavato della terza edizione del Torneo di Padel “Uno smash per il Cuore”. Anche il Comune di Calendasco ha un nuovo defibrillatore installato precisamente alla foce del Trebbia, al guardo di Sigerico, lungo la via Francigena.

Defibrillatori, forze dell’ordine e il codice blu

Daniela Aschieri ha voluto accanto a sè l’ex questore di Piacenza Adamo Gulì e l’attuale questore Ivo Morelli, ai quali ha consegnato le targhe per celebrare il 25° anniversario dei primi interventi con il codice blu sulle volanti di Piacenza della Polizia di Stato di Piacenza, prima città in Italia a introdurre questo straordinario strumento di vita.

In tal senso, però, Paolo Rebecchi ha sottolineato un problema tecnico che da tempo parrebbe creare disagi nell’intervento delle forze dell’ordine: “C’è una forte percezione che nell’ultimo periodo le attivazioni sulle app di risposta a un sospetto arresto cardiaco si attivino in modo inferiore. Non vogliamo diventi un problema. Per cui questa sensazione di diminuzione delle attivazioni dei codici blu vorremmo che cambiasse tendenza, vorremmo che in qualche modo si torni alle abitudini: vedere attivate tutte le volte che c’è una necessità su tutti i device il cosiddetto codice blu. Non puntiamo il dito chiaramente su nessuno, non è questo l’obiettivo, ma dobbiamo capire se questa percezione trova riscontro nella realtà e se così fosse dobbiamo immediatamente cambiare la tendenza per riuscire a garantire a tutti un’alta possibilità di sopravvivenza“.

In onore della Giornata Mondiale del Cuore, Palazzo Farnese si è illuminato di rosso per rendere tutta la cittadinanza partecipe di questa importante ricorrenza.

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