È scientificamente provato che i “punti di vista” di Andrea Amorini siano la lettura preferita da ogni tifoso del Piacenza Calcio.
L’analisi dell’esperto di Radio Sound
Che brutte sensazioni. Eh si perché se alle problematiche che avevo sottolineato la scorsa settimana si aggiunge la novità di una squadra che al gol subito non reagisce con il vigore e l’intensità che sempre aveva fatto nel passato il problema diventa molto più preoccupante ed obiettivamente molto complicato da affrontare e risolvere.
E la partita che doveva rappresentare la svolta sulle ali dell’entusiasmo della vittoria al 90 con il sasso diventa di colpo la gara che ci fa entrare in una crisi di identità che non ci aspettavamo.
Non può essere sufficiente una loro rete come sempre o quasi regalata a tramortire una squadra che fino a quel momento era stata padrona del campo. Eppure il segnale è stato quello come se la difficoltà palese di costruire occasioni di fatto rappresentasse una sentenza nella testa e nel cuore della squadra con ancora mezz’ora da giocare.
L’analisi del match
Franzini parte preferendo Pino a Trombetta, Poledri al posto dell’infortunato Togo e la squadra è la stessa. Tatticamente qualcosa di diverso si vede con D’Agostino che si accentra molto di più lasciando spazio a Zaffalon sulla corsia mancina con la copertura eventuale di Putzolu. Dieci minuti di studio e poi si gioca in una metà campo, ma le occasioni non fioccano come dovrebbe essere vista la superiorità.
Pino stretto nella morsa della difesa a 3 non riesce ad essere produttivo, Mustacchio si conferma in un momento calante di forma ed il dato è tratto. In mezzo bene ma le occasioni sono veramente poche.
Nella ripresa cambia poco e su una palla innocua da gestire Zaffalon probabilmente non avvisato dai compagni che è solo rinvia corto su piedi di un avversario e da li nasce l’azione del gol che deciderà di fatto la gara. Franz prova a smuovere la squadra mettendo in campo tutti i giocatori offensivi ma tranne qualche mischia poco cambia.
Sul finale il raddoppio loro su corner e la rete sbagliata da Trombetta che è l’emblema di questo inizio di stagione.
Da dove deve ripartire questo Piacenza?
Da dove ripartire? Difficile da dire, ma una chances a Garnero davanti io la darei. Nei pochi minuti giocati i segnali di vita sono chiari e anche se non una vera e propria punta la fiducia se la merita. Per il resto mi aspetto anche un intervento della Società sulla squadra perché non crederci adesso sarebbe un errore mortale.
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