Albasi e l’assessore Conti nel Piacentino: “Oltre 2 milioni per servizi e scuole nei territori fragili e 5 milioni per spazi d’ascolto nelle scuole”

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Albasi: “Una Regione che si prende cura delle persone, ovunque vivano”. L’assessora Conti in visita nel piacentino per parlare di welfare, scuola e nuovi servizi di prossimità; l’annuncio di 2 milioni per nidi, servizi e scuole nei territori fragili e 5 milioni per spazi d’ascolto nelle scuole.

Nei giorni scorsi un momento di visita nel territorio piacentino per l’assessora regionale Isabella Conti, invitata dal consigliere regionale Lodovico Albasi, per un momento di confronto e ascolto sul futuro delle politiche sociali, educative e di welfare in Emilia-Romagna.

Un’occasione per fare il punto sulle misure che la Regione ha avviato in questa nuova legislatura e sul lavoro che ogni giorno si porta avanti per garantire servizi di qualità, vicini ai cittadini, con un’attenzione particolare a tutto il territorio piacentino, dalle aree urbane ai comuni montani e alle aree interne.

“Questa visita per fare il punto con la referente dei servizi sociali dell’Unione Montana Valli del Trebbia e Luretta – ha spiegato Albasi – rappresenta un segnale di attenzione concreta al territorio. La Regione è impegnata a mantenere e potenziare i servizi sociali, educativi e di welfare in ogni angolo dell’Emilia-Romagna. Nessuno deve sentirsi un cittadino di serie B: la qualità dei servizi deve restare alta e diffusa, in città così come nelle nostre vallate.”

Nel corso della giornata, Albasi ha ricordato le principali misure introdotte dall’assessorato Conti in questi primi mesi di mandato, a partire dal rafforzamento del Fondo regionale per la non autosufficienza, che nel 2025 ha raggiunto 564 milioni di euro, con un incremento di 82 milioni rispetto al 2024, a sostegno di anziani, persone fragili e disabili gravi, e dalla creazione del Fondo per i caregiver familiari, con oltre 5 milioni di euro destinati a chi ogni giorno si prende cura dei propri cari.

Parallelamente, la Regione ha incrementato gli stanziamenti del Fondo per le politiche sociali, portandolo a 57 milioni di euro, destinati a servizi di prossimità, centri di comunità, assistenza domiciliare e sostegno alle famiglie in difficoltà. Grande attenzione è stata dedicata alla scuola e alla prima infanzia: per l’anno educativo 2025-2026, la Regione ha finanziato 7.086 posti nido in 231 Comuni e Unioni, di cui 727 nuovi, raggiungendo una copertura del 44,2%, tra le più alte in Italia e in linea con il target europeo del 45%, con l’obiettivo di azzerare liste d’attesa e costi per le famiglie entro la fine della legislatura.

Crescono inoltre i contributi ai Centri per le famiglie e ai Centri estivi, strumenti fondamentali per la genitorialità e la conciliazione vita-lavoro. Albasi sottolinea anche l’importanza del progetto regionale “Scuole aperte” anche di pomeriggio, che mira a rendere gli edifici scolastici veri spazi di comunità. “una misura che valorizza la scuola come punto di riferimento non solo educativo, ma anche sociale – ha spiegato – uno spazio dove studenti, famiglie e associazioni possono ritrovarsi e costruire insieme legami di comunità.” Resta centrale l’impegno per la tutela delle scuole di montagna e di prossimità, per garantire pari opportunità educative.

L’assessora Conti ha inoltre annunciato due nuove misure. La prima riguarda il sostegno alle aree montane, interne e ai Comuni colpiti dall’alluvione: territori in cui, come ha ribadito l’assessora, “una scuola è un presidio di democrazia, la linea di partenza per garantire pari opportunità ai bambini e alle famiglie”. Per questo la Regione ha varato una misura straordinaria: 2 milioni di euro in 4 anni per sostenere nidi, scuole dell’infanzia e servizi innovativi nei territori più fragili, affinché “la distanza non diventi abbandono e l’isolamento non diventi destino”.

La seconda misura riguarda invece il benessere e la salute mentale degli studenti: l’assessora ha annunciato l’apertura di spazi di ascolto in ogni scuola dell’Emilia-Romagna, definendoli “presìdi quotidiani intrecciati ai servizi dei territori, aperti a studenti, famiglie e insegnanti”.

Con oltre 5 milioni di euro, la Regione vuole offrire luoghi semplici e accessibili; dall’esperienza degli Stati Generali dell’Educazione nasce dunque un impegno preciso: “nessun ragazzo lasciato al proprio buio”, un patto che l’assessora si è detta determinata a custodire “perché il futuro si costruisce così: ascoltando chi lo deve attraversare”.

Altro fronte prioritario è dunque il contrasto al disagio giovanile e il sostegno alla salute mentale dei ragazzi, con il potenziamento degli sportelli d’ascolto, dei percorsi di accompagnamento e delle reti tra scuole, AUSL e servizi sociali. “Il modello emiliano-romagnolo di welfare – ha dichiarato Albasi – si fonda su un principio chiaro: la distanza geografica non può diventare distanza sociale. Le politiche promosse dalla Regione a guida De Pascale e dall’assessora Conti vanno esattamente in questa direzione, costruendo una rete di servizi capace di prendersi cura di tutti, dai bambini agli anziani, dalle famiglie ai caregiver, su tutto il territorio piacentino.”

La giornata si è conclusa con l’impegno di Albasi a sostegno dell’assessora Conti per proseguire la collaborazione e sviluppare su tutto il territorio piacentino nuove forme di assistenza condivise e co-progettate, capaci di rispondere ai bisogni reali delle comunità locali e di valorizzare le esperienze innovative già presenti sul territorio.

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