Elisabetta Pozzi al Teatro Municipale di Piacenza in “Troiane” il 21 e 22 febbraio

Elisabetta Pozzi al Teatro Municipale di Piacenza in “Troiane” il 21 e 22 febbraio
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Elisabetta Pozzi al Teatro Municipale di Piacenza in “Troiane”, capolavoro senza tempo di Euripide, riletto dal regista Andrea Chiodi con la collaborazione della drammaturga Angela Demattè: appuntamento lunedì 21 e martedì 22 febbraio alle ore 21. Con lo spettacolo prodotto dal Centro Teatrale Bresciano, prosegue la Stagione di Prosa, direzione artistica di Diego Maj, organizzata da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren.

Elisabetta Pozzi al Teatro Municipale di Piacenza in “Troiane” il 21 e 22 febbraio 

Martedì 22 febbraio alle ore 18 al Teatro Filodrammatici Elisabetta Pozzi e la Compagnia (in scena l’attrice è affiancata da Graziano Piazza, Federica Fracassi, Francesca Porrini, Alessia Spinelli) incontrano il pubblico. L’incontro è inserito nel programma di “Ditelo all’attore” curato dal critico teatrale Enrico Marcotti. Sono infatti ripresi nel 2021/2022 gli incontri con i protagonisti della Stagione di Prosa del Teatro Municipale di Piacenza, proposti da Teatro Gioco Vita con l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano nell’ambito dei progetti di InFormazione Teatrale.

“Come si può rappresentare oggi una tragedia dopo averne vissuta una ma senza averla vista, senza aver compianto i morti?”. Con queste parole Angela Demattè s’interroga sul senso di rappresentare oggi il testo di Euripide, una riflessione che trova risposta nelle parole di Andrea Chiodi: “Se vogliamo trovare uno spiraglio, un fiato di speranza io la ritrovo in quell’inizio di Ecuba in cui la regina dice: “Dobbiamo alzare la testa…”. Ecco, dobbiamo alzare lo sguardo, sollevare la testa e provare ad andare oltre la tragedia, non andrà tutto bene, ma andrà tutto secondo un bene misterioso che noi cerchiamo di indagare.” Con queste premesse Andrea Chiodi, con la collaborazione della drammaturga Angela Demattè, rilegge la grande epopea degli sconfitti troiani – paradigma straziante e altissimo di ogni vinto nella Storia – uno dei più grandi capolavori del canone occidentale che ad ogni rilettura sa schiudere nuovi enigmi e sollecitare nuove interpretazioni e significati, trovando sempre la strada di parlare a ogni essere umano con una forza poetica sconvolgente. Affidandosi al talento di Elisabetta Pozzi e a un cast di attori del calibro di Graziano Piazza, Federica Fracassi, Francesca Porrini e Alessia Spinelli, Chiodi è Demattè danno vita a uno spettacolo che va al cuore dei grandi temi che attraversano la storia e il pensiero della civiltà europea, e che oggi risultano così vertiginosamente vicini ai tempi che stiamo vivendo: il rapporto tra essere umano e destino, il lutto e il compianto, i legami familiari e tra generazioni che eventi enormi e dolorosi travolgono, lasciando chi resta nello smarrimento e nella affannosa ricerca di un senso.

Attraverso questo testo immortale riscopriamo che il senso di vicende luttuose e amare si può ritrovare e superare collettivamente a teatro, nel racconto corale che schiude emozione e riflessione. Portare in scena “Troiane” dà modo di riscoprire i legami umani e comunitari da cui scaturisce ogni grande rito collettivo, che sia politico, religioso o teatrale: l’ascolto, la condivisione di uno spazio unico e soprattutto la parola corale che in questo innovativo allestimento unisce attori e pubblico in un rinnovato e ritrovato sodalizio, dopo la lunga distanza fisica dettata dalla chiusura delle sale teatrali, per realizzare collettivamente una esperienza nuova e al tempo stesso antichissima di teatro della polis.  Un teatro poetico e politico, nuovo protagonista di una stagione di pensiero, creatività e resistenza alle derive e ai pericoli di chiusura, rabbia, solitudine che questa durissima crisi sanitaria, economica e sociale reca in sé.

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