
Il presidente dell’INPS Gabriele Fava è intervenuto nel campus di Piacenza dell’Università Cattolica, in occasione dell’incontro INPS E IMPRESE: NUOVI SERVIZI E FORME DI COLLABORAZIONE. Il Seminario, che ha visto un’attenta partecipazione degli studenti della facoltà di Economia e Giurisprudenza, si è concluso con una Tavola rotonda che ha consentito un confronto diretto tra il sistema produttivo piacentino e l’Istituto Nazionale di Previdenza sociale, grazie alla presenza dei rappresentanti delle Associazioni imprenditoriali e del mondo delle professioni (Avvocati, Dottori commercialisti, Consulenti del lavoro).
Le istituzioni evolvono
«Sono onorato di ospitare nel campus piacentino il presidente dell’Inps Gabriele Fava: realizziamo così una “doppietta” su due giorni consecutivi, dopo aver ospitato nel campus piacentino il Governatore onorario di Banca d’Italia Ignazio Visco» ha affermato nel suo saluto introduttivo il preside Marco Allena. «Siamo contenti che i nostri studenti possano ascoltare dalle parole dei loro vertici, come le Istituzioni evolvano». «Del resto», ha concluso Allena «l’Università, in quanto luogo di ricerca e di riflessione, è lo spazio ideale per questo tipo di incontri, perché è per definizione neutra; qui le istituzioni possono ben collaborare».
Nuove forme di rapporto fra Inps e imprese
Grazie ai contributi dei professori Pier Antonio Varesi, docente di diritto del lavoro dell’Università Cattolica, e Angelo Pandolfo, dell’Università La Sapienza di Roma, sono stati illustrati gli strumenti grazie a cui si stanno sperimentando nuove forme di rapporto fra l’Istituto previdenziale e le imprese, tra cui la Simulazione DURC, la piattaforma Ve.R.A, che propone le esposizioni debitorie del contribuente e il MoCOA, che consente una verifica della congruità degli adempimenti contributivi delle imprese affidatarie e di eventuali imprese subappaltatrici rispetto alla manodopera.
Il Presidente Fava si è soffermato sulle potenzialità e sulle prospettive dell’approccio collaborativo e proattivo, «perché se davvero si vuole cambiare, lo si deve fare insieme. La sperimentazione, non facile da gestire ma necessaria, è stata avviata. Obiettivo di oggi è monitorare la situazione, ottenere dei suggerimenti dalle imprese, mettendo in evidenza le loro idee innovative».
Le criticità
Per quanto riguarda l’Inps, «le criticità le conosciamo tutti: invecchiamento della popolazione, in primis». E, ha continuato Fava: «se vogliamo arrivare alla sostenibilità del sistema pensionistico c’è un’unica ricetta strutturale: l’aumento della base occupazionale. Di qui la necessità di un nuovo patto trasparente e rispettoso con le parti sociali e il tessuto produttivo, non solo a livello domestico ma anche europeo, per ricostruire il principio di fiducia tra voi e lo stato».
Poi, rivolgendosi agli studenti, «è importante che voi ragazzi progettiate da subito la vostra vita professionale e previdenziale: a supporto di questo sforzo, c’è ai nastri di partenza una Campagna di educazione previdenziale rivolta ai giovani, con cui cercheremo di farvi capire l’importanza di questa progettazione per il vostro futuro».
La tavola rotonda conclusiva ha visto gli interventi dei rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali e degli ordini professionali che, in linea con quello spirito collaborativo più volte enunciato, hanno segnalato opportunità e criticità nell’applicazione concreta dei vari strumenti, sottoponendo casi e suggerimenti di opportuni aggiustamenti.




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