Libro su immigrazione e femminicidi, la madre di Pamela scrive a Tarasconi: “Non copriamo il grido delle vittime con pretestuose polemiche”. La risposta: “Solo applicato il regolamento”

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Alla sala della Casa delle Associazioni di via Musso, verrà organizzata la presentazione del libro “Le vite delle donne contano” in presenza dell’autrice Francesca Totolo e del consigliere comunale, nonché avvocato, Sara Soresi. Appuntamento per sabato 26 aprile alle ore 17,30. Il condizionale è d’obbligo dal momento che Rifondazione Comunista e parte della sinistra locale vorrebbero che l’evento non si tenesse o venisse organizzato in spazi non pubblici.

“In questo libro, infatti, Totolo esamina la correlazione tra immigrazione e gli omicidi di donne. A partire dal noto caso di Pamela Mastropietro, la cui madre Alessandra Verni ha voluto contribuire al libro con un proprio messaggio”.

Ora proprio la madre di Pamela scrive al sindaco Tarasconi chiedendo di non annullare la presentazione del libro.

La nota di Alessandra Verni

Gentilissima signora sindaco Tarasconi,

Sono stata informata che la presentazione del libro “Le vite delle donne contano” di Francesca Totolo ha creato scompiglio a Piacenza, tanto da voler revocare una sala comunale già prenotata e pagata per tempo.

Non solo intravedo la volontà di censurare le voci delle donne italiane e immigrate uccise per mano straniera ma sottolineo anche il tentativo di seppellire il dolore dei loro familiari e la loro richiesta di giustizia.

La mia Pamela mi è stata strappata in modo mostruoso da un clandestino nigeriano che non avrebbe nemmeno dovuto trovarsi ancora in Italia.

Visto il caos creato e il polverone mediatico che si è sollevato, ho chiesto agli organizzatori di togliere cortesemente il disturbo e di provvedere alla presentazione del libro di Francesca Totolo altrove.

Il grido delle vittime di tali mostruosità non può e non deve essere coperto da inutili e pretestuose polemiche.

In fede,
Alessandra Verni, mamma di Pamela Mastropietro

La rrisposta del sindaco Tarasconi

ecco di seguito la risposta che la sindaca Katia Tarasconi ha inviato ieri pomeriggio alla signora Alessandra Verni in risposta alla lettera di quest’ultima inviata alla sindaca stessa sempre nella giornata di ieri. 

“Gentilissima signora Alessandra,

Colgo prima di tutto l’occasione di questa sua lettera per abbracciarla, sebbene a distanza: l’atroce delitto di cui è stata vittima la sua Pamela mi aveva sconvolto all’epoca e ancora oggi, solo ripensandoci, mi sconvolge esattamente come allora. Le sono vicina, ben sapendo – purtroppo – che si tratta di un dolore indelebile, di una ferita destinata a non rimarginarsi mai.

Detto questo, e ci tenevo davvero a farlo, mi consenta di precisare che al momento non mi risulta sia stata “revocata” la sala comunale già prenotata dagli organizzatori dell’evento di cui parla in programma presso la Casa delle Associazioni di Piacenza il prossimo 26 aprile.

Mi sento inoltre di rassicurarla in merito al fatto che, né da parte mia né da parte dell’Amministrazione comunale di Piacenza, vi è e mai vi è stata la volontà di censurare alcuna voce, in nessuna occasione.

Molto semplicemente, trattandosi di una sala comunale ed essendo in vigore uno specifico regolamento che ne disciplina l’utilizzo, gli organizzatori – come tutti – sono chiamati a sottoscrivere un apposito modulo. Mi è stato riferito che al momento gli uffici sono in attesa di ricevere il modulo in questione regolarmente sottoscritto; cosa che confido avvenga a breve.

Nessuna polemica da parte dell’Ente che rappresento pro-tempore, quindi, come è ovvio che sia. Gli uffici comunali si limitano ad applicare i regolamenti in vigore, adottati nel pieno rispetto delle norme.

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