Con l’atteso spettacolo-evento di chiusura, “SVELARSI. Una serata per sole donne” Pulcheria, il festival sui talenti delle donne e sul femminile promosso dal Comune di Piacenza con la direzione artistica di Paola Pedrazzini, ha portato una “piccola rivoluzione”, nel cuore di Piacenza!
Giovedì sera al secondo piano di XNL è accaduto qualcosa che non sarà dimenticato facilmente: l’energia che ha attraversato la sala gremita, l’intima connessione tra le donne presenti, è stata qualcosa di raro e potente.
Risate e rabbia
Tra ironia, risate, rabbia, malinconia, le moltissime spettatrici, donne delle età più diverse si sono sentite sodali in nome della sospensione del giudizio, dell’ansia performativa, delle pressioni, dei troppi “sì”, unite nel bisogno di essere libere di mostrare se stesse con i propri corpi, libere di alzarsi in piedi, di spogliarsi – sì, è successo anche questo! – e di lasciare andare le insicurezze come abiti troppo stretti.
Guidate da Silvia Gallerano, che ha firmato la regia del lavoro collettivo, Giulia Aleandri, Elvira Berarducci, Smeralda Capizzi, Benedetta Cassio, Livia De Luca, Chantal Gori, Giulia Pietrozzini, meravigliose autrici-attrici hanno scritto, ciascuna con le parole o con il corpo, la propria presenza in questo lavoro in cui, è stato da subito evidente, la scrittura non è solo di parole ma è soprattutto una scrittura di corpi.
Il corpo nudo, luogo di verità
“Un corpo che si denuda, che diventa luogo di verità, testimone di cambiamenti, ricettacolo di difetti e imperfezioni. Un corpo a-erotico (ma non per questo antierotico) che cerca il suo spudorato modo di esistere a prescindere da Eros stesso; a prescindere dalle (s)torture della chirurgia estetica e le derive del selfie a tutti i costi. Un corpo ispezionato con arguta autoironia in tutte le sue pieghe più nascoste. Un corpo auto-esposto alle sue fragilità, alla storia millenaria della sua liberazione. Un corpo nel quale riconoscere il proprio. Con naturalezza, intelligenza e tanto sano divertimento” (Laura Novelli, Limina Teatri) .
SVELARSI “è la risultante dell’incontro tra chi è sul palco e chi è in platea; quello che desideriamo non è la realizzazione di un oggetto artistico chiuso e definito bensì l’indagine di quella zona fluttuante nella quale i corpi che sono sul palco incontrano quelli che sono seduti in platea”: queste parole di Gallerano hanno trovato senso concreto nella serata di Pulcheria, durante la quale le artiste con i loro corpi nudi, hanno rotto da subito la quarta parete e innescato un dialogo con le donne in platea, a cui le spettatrici hanno risposto con straordinaria partecipazione.
Lo sguardo maschile fuori dalla sala
Per un paio d’ore, lo sguardo maschile (predatore, giudicante, sminuente, frutto della nostra società patriarcale) è rimasto fuori dalla sala, in un esperimento straniante e liberatorio, per ridere dei propri difetti, per trovare un senso di sorellanza, fuori dai ruoli e dalla quotidianità.
A fine serata, l’assessora alle Pari Opportunità Serena Groppelli e la direttrice artistica di Pulcheria, Paola Pedrazzini, hanno conferito il Premio Pulcheria al progetto “Svelarsi”: per la prima volta il premio collegato allo storico Festival al femminile del Comune di Piacenza diventa un riconoscimento collettivo ad un gruppo. Un gruppo di artiste che hanno chiuso in modo potente la straordinaria edizione 2024 di Pulcheria.
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