Acer porta nelle scuole il personaggio di “Cecilia Pop”, Bergonzi: “Storie ispirate a fatti accaduti. Intanto prosegue il lavoro anti degrado” – AUDIO

Acer Cecilia Pop

Acer porta nelle scuole il personaggio di “Cecilia Pop”, Marco Bergonzi: “Storie ispirate a fatti accaduti. Intanto prosegue il lavoro anti degrado“.

L’aula consiliare del Municipio di Piacenza ha ospitato la presentazione del programma di educazione civica di Acer che ha per protagonista il nuovo personaggio della serie di libri gialli per ragazzi che verranno distribuiti nelle scuole. Si tratta di Cecilia Pop, ispirata alla vera mediatrice sociale Cecilia Rattotti e ai “casi” che quotidianamente risolve nel suo lavoro. 

A illustrare i dettagli dell’iniziativa, alla presenza della platea dei 35 bambini delle classi quarte e quinte che compongono il Consiglio degli alunni del 4° Circolo didattico, sono intervenuti tra gli altri la sindaca Katia Tarasconi, l’assessore alle Politiche Educative Mario Dadati, il presidente di Acer Marco Bergonzi e la responsabile dell’ufficio stampa dell’Azienda Casa Sabrina Coronella, autrice dei libri insieme all’insegnante Lucia Sperzagni.

Acer porta nelle scuole il personaggio di “Cecilia Pop”

Dopo il successo dell’anno scorsospiega Marco Bergonzi con “Raffa la Giraffa”, quest’anno il progetto si rinnova con il personaggio di Cecilia Pop, con ispirazione di storie reali e piccole indagini. Quest’anno ci rivolgiamo anche alle classi dalla terza alla quinta elementare. I libri trattano fatti realmente accaduti, quindi è un bel modo per affrontare questi argomenti anche con i più giovani. 

Intanto prosegue il vostro lavoro contro il degrado

Sì, dopo aver fatto oltre 30 rimozioni a Piacenza, stiamo ora operando per risolvere un problema a Fiorenzuola, sempre nel filone del lavoro per rendere migliori le condizioni abitative.

La coautrice di “Cecilia Pop” Sabrina Coronella a Radio Sound

Il ladro di farina

Questo è il primo di una serie di libri che usciranno anticipa Sabrina Coronella coautrice del testo che si ispirano a fatti realmente accaduti negli alloggi popolari delle case di Acer, si intitola “Il ladro di farina” e nello specifico parla di una signora che ci contatta perché asserisce che effettivamente qualcuno durante la notte le ruba la farina. È una cosa che sembra di fantasia ma è reale, per cui questa signora ogni tanto chiama per questo furto”.

Un lavoro con uno scopo educativo

” Mi preme ricordare – ancora Coronella – che tutto questo viene fatto al di là del divertimento per i bambini, ma con un preciso scopo che è quello di proporre dei valori di educazione civica”. 

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