Ausl, Cgil e Uil: “Servono assunzioni, non indennità tappabuchi, la salute di operatori e cittadini non può essere sacrificata”

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A seguito delle rivendicazioni portate avanti nei mesi scorsi, FP CGIL e UIL FPL esprimono una soddisfazione solo parziale per l’accordo raggiunto sulla valorizzazione economica del richiamo in servizio per il personale del comparto sanità. È importante chiarire fin da subito che l’accordo non riguarda la dirigenza medica.

Non si tratta in alcun modo di un premio, ma di una indennità prevista già dal 2001, pensata per compensare – almeno in parte – il disagio di chi viene richiamato in servizio nel proprio giorno di riposo.

L’intesa prevede un incremento del 100% delle indennità economiche precedentemente previste per il personale sanitario turnista impiegato su turni articolati nelle 24 ore. In particolare, saranno corrisposti 60 euro per ogni richiamo in servizio nei giorni feriali e 100 euro nei giorni festivi. Lo stesso aumento si applica anche agli operatori socio-sanitari (OSS) e agli autisti di ambulanza in servizio su turni h24, che riceveranno un’indennità pari a circa 48 euro nei feriali e 80 euro nei festivi.

Per il personale turnista con orario articolato su 12 ore, l’intesa prevede invece un aumento del 50% rispetto alle precedenti quote economiche.

A tali importi si aggiungono, come previsto, le ore di straordinario, che potranno essere retribuite oppure recuperate, in base alla scelta del singolo lavoratore.

L’accordo avrà valore retroattivo a partire dal 1° giugno 2025 e sarà valido fino al 31 dicembre 2025. La misura si applicherà ai primi tre giorni di richiamo mensili, con possibilità di estensione in caso di necessità.

FP CGIL e UIL FPL, pur riconoscendo il valore dell’accordo economico, sottolineano che tale misura rappresenta solo un primo passo e non può in alcun modo sostituire interventi strutturali.

Le Organizzazioni sindacali continuano a sollecitare un rafforzamento stabile e adeguato degli organici, ritenuto indispensabile per affrontare efficacemente le emergenze e ridurre il ricorso sistematico al richiamo in servizio. Allo stesso tempo, ribadiscono la loro contrarietà a soluzioni gestionali che, di fatto, trasferiscono sui lavoratori le criticità organizzative, mettendo a rischio la loro salute e compromettendo la qualità dell’assistenza erogata ai cittadini.

L’Azienda ascolti i sindacati non solo quando si parla di indennità, ma soprattutto quando si parla di tutele, dignità e sostenibilità del lavoro.

FP CGIL De Rosa Saverio e UIL FPL Pighi Gianmaria – Sempre al fianco di chi lavora

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