Molestie sul lavoro, intesa Regione-sindacati. Albasi (Pd): “Quanto accaduto all’ospedale di Piacenza non poteva passare inosservato”

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«I fatti accaduti nei mesi scorsi all’Ospedale di Piacenza non potevano passare sotto silenzio né restare senza risposta. Quanto emerso ha colpito profondamente non solo le lavoratrici coinvolte, ma l’intera comunità. È da qui che dobbiamo partire per ribadire con forza un principio: nei nostri ospedali e in tutti i luoghi di lavoro molestie sessuali e violenze di genere non devono avere alcuno spazio, né possibilità di riprodursi».

Così il consigliere regionale del Partito Democratico Lodovico Albasi, che esprime il proprio sostegno al Protocollo di intesa per il supporto alle persone che hanno subito violenza e/o molestie sul lavoro, firmato nel luglio 2025 da Regione Emilia-Romagna e sindacati confederali CGIL, CISL e UIL.

«Questo protocollo – prosegue Albasi – è un primo passo concreto in quella direzione, ma non è e non sarà sufficiente da solo. L’attenzione istituzionale su questi temi non deve calare: dobbiamo pretendere ambienti di lavoro sicuri e rispettosi per tutte e per tutti, soprattutto laddove esistono condizioni di vulnerabilità. Il rispetto della dignità della persona deve essere una priorità non negoziabile».

Il protocollo, promosso dagli assessori Fabi, Allegni e Paglia, prevede l’attivazione di un progetto sperimentale di ascolto e sostegno attraverso i consultori familiari e le strutture di psicologia delle Aziende Usl, per garantire un supporto gratuito alle lavoratrici e ai lavoratori vittime di molestie o violenza, con particolare attenzione alla violenza di genere. Le organizzazioni sindacali coinvolte individueranno referenti per agevolare l’accesso ai servizi.

Il progetto, coerente con i principi della Convenzione OIL n. 190 e dei piani regionali contro la violenza di genere e per la prevenzione, sarà accompagnato da attività formative rivolte a operatori sanitari e sindacalisti, con l’obiettivo di rafforzare la rete territoriale e accrescere la consapevolezza sul benessere organizzativo e la tutela della salute nei luoghi di lavoro.

Entro il 2025 è previsto un primo momento formativo congiunto e una serie di iniziative pubbliche di divulgazione per garantire la massima diffusione del progetto.

«Ringrazio le parti firmatarie – conclude Albasi – e i soggetti che hanno lavorato a questo protocollo, a partire dai consultori, dai servizi di psicologia e dai Servizi di prevenzione delle Ausl. Il lavoro da fare è ancora tanto, ma questo è un segnale di civiltà e responsabilità che andava dato. Lo dovevamo a chi ha subito, lo dobbiamo a tutte le persone che ogni giorno operano con serietà e passione nella sanità piacentina e in qualsiasi luogo di lavoro».

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